OGGETTO: OSSERVAZIONI ESPOSTE
NEL CORSO DELL’ INCHIESTA PUBBLICA CONTESTUALE ALLA V.A.S. AL PIANO DEL PARCO DI MONTE MARCELLO MAGRA
PER IL PROGETTO DEL PONTE DI CEPARANA
Lo scorso 3 marzo
Regione, Comuni di Bolano, S.Stefano,Vezzano Ligure ed Ente Parco del Magra
hanno indetto un’ Inchiesta Pubblica constestuale alla VAS della Variante Parco
per il Ponte di Ceparana su richiesta di Italia Nostra sezione La Spezia.
Le scriventi non
possono che formulare un giudizio molto
negativo che dipende :
1.
dal fatto
che ufficialmente è proprio il Parco del Magra a proporre un’ infrastruttura
che un certo spazio al Parco stesso ed al SIC lo sottrarrà ( ci riserviamo
delle note di commento anche allo Studio di Incidenza ).
2.
dal
metodo con cui l’ Inchiesta Pubblica si è svolta, del tutto simile a quella
svoltasi a Genova per il Piano Ligure di gestione dei Rifiuti. In pratica un rapido, insofferente ascolto delle ragioni esposte
dal fronte ambientalista al quale si è in pratica comunicata l’ esistenza di un
progetto già confezionato. Quindi non la
concertazione di un’ importante variante della Pianificazione del Parco.
Dunque
si è avuto conferma che per gli Enti locali un’ Inchiesta Pubblica consiste in
qualche assemblea con la Comunità ( nel caso del Ponte di Ceparana degli
autentici comizi elettorali)
PRESENTAZIONE PONTE DI CEPARANA PRESSO
IL COMUNE DI S.STEFANO SULLA SINISTRA DEL SINDACO
JURI MAZZANTI C' E' RAFFAELLA PAITA
e per la Regione, in un incontro di un paio d’ ore (se richiesto ai sensi dell’ art. 11 della
L.R. 32/2012) in cui sentire i cosiddetti Portatori di Interesse.
Nell’ unico incontro
svoltosi a Ceparana l’ esposizione
del Delegato è stata sin dalle prime
battute costantemente interrotta: le
obiezioni, peraltro, sono risultate
alquanto impuntuali. La rappresentante
della Regione ha affermato più volte come la valutazione ambientale strategica
riguardasse unicamente l’ opera proposta, il Ponte di Ceparana per l’ appunto.
Infrastruttura che va invece inserita nel quadro della viabilità che interessa le alture della Spezia e le
sponde sinistra e destra del Magra. Ci riferiamo principalmente al doppio svincolo
di Fornola ed opere connesse, la complanare all’ A12 ed il Terzo Lotto della
Variante Aurelia.
Se non si ha piena
conoscenza dei progetti in discussione o in fase di realizzazione sul
territorio, si poteva avere almeno la pazienza di ascoltare chi, per il
tempo dedicatovi, era in grado di
fornire precise indicazioni. I sindaci presenti che certamente ne sapevano di
più, hanno invece dato un “prezioso”
contributo ad ammalorare il confronto, tenendo ben salda la barra su un
progetto che può garantire loro il consenso di una quota di pendolari e di
determinate categorie.
L’ assunto secondo
cui il Ponte di Ceparana possa essere una valida alternativa alla Strada della
Ripa (oggi in precarie condizioni ) ed
un’ infrastruttura capace di distribuire il traffico sugli altri tracciati appare discutibile.
ItaliaNostra e Comitati spezzini ritengono che il Ponte riverserà i flussi del
Buonviaggio e della Ripa sulla Bretella Santo Stefano – La Spezia dove già
transitano 16 milioni di veicoli / anno. Per tale ragione è stata invano
richiesta una discussione approfondita sullo stato dell’ arte dei diversi
procedimenti inerenti la zonizzazione acustica dei Comuni interessati. All’ istanza,
il sindaco di Vezzano ha riferito che il Piano del suo comune è fermo in
Provincia, senza tuttavia spiegarne i motivi.
Per quanto riguarda
la Ripa abbiamo proposto una messa in sicurezza del tipo realizzato a Padivarma
ossia una o più gallerie aperte nei punti considerati critici: è arrivata una
sonora bocciatura basata su considerazioni e calcoli approssimativi. Non si è compreso, a questo proposito- perché l’ intervento dovrebbe interferire con
l’ alveo del fiume o debba considerarsi inestetico.
Inoltre in una
visione di insieme le Scriventi hanno espresso forti timori in ordine alle
ricadute che il Ponte di Ceparana avrà nella piana di S.Stefano e Sarzana (
rispettivamente in Via Togliatti e tratto Ponzano - Santa Caterina) già aggredita dalla cementificazione. Ovvio
che una strada di penetrazione quale è il tracciato in parola, potrebbe
rilanciare progetti come quello della Cittadella Artigianale della Gora dei
Mulini, il Distripark (sopiti dalla crisi e dalla cattiva programmazione) ed
aprire un nuovo accesso all’ impianto di TMB di Saliceti ( che si vorrebbe potenziare in una logica di
governance regionale).
Da anni Comitati Spezzini propone uno scenario alternativo
rinvenibile on line non solo nel blog dell’ Associazione ma anche in numerosi
articoli di giornale. In questa sede si ricordano due delle opzioni avanzate:
la realizzazione della Metropolitana di Superficie Sarzana- Aulla-S. Stefano-
La Spezia e l’ uso dell’ autostrada A12 mediante abbonamento annuale per i
mezzi pesanti e della distribuzione.
Ben altra cosa rispetto alle consuete Varianti delle
Varianti o ad improbabili Svincoli che
impattano in aree a rischio. Infrastrutture già
inserite in alcuni Piani
Urbanistici che, com’ è ormai consuetudine,
si avviano all’ approvazione senza aver osservato in tema di Valutazione
Ambientale Strategica, i principi
fondanti della normativa europea e
nazionale.
INVIATE VIA PEC AI COMPETENTI UFFICI REGIONALI
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