PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE
PER NOI E' STATO E SARA' SEMPRE UN DISASTRO AMBIENTALE

domenica 4 settembre 2011

COMUNICATO STAMPA SU MARINELLA













COMUNICATO STAMPA




A seguito dell’ intervento dell’ AD Giovanni Reverberi sull’ improrogabilità dell’ attuazione del progetto Marinella intendiamo precisare quanto segue:



- la variante al Piano del Parco di Montemarcello approvata dalla Regione che consente la trasformabilità in acqua ( darsena ) del lotto 1:20 di proprietà MPS in quel di Fiumaretta è da ritenersi illegittima in quanto doveva essere sottoposta a VAS. E’ illegittima quanto lo sono tutti i piani e/o programmi il cui procedimento abbia avuto inizio dopo il 21 aprile del 2004 quando cioè lo Stato italiano e tutte le Regioni avrebbero dovuto recepire mediante apposite leggi la Direttiva CE 42/2001. Direttiva che norma l’ applicazione della valutazione ambientale strategica. Appare pleonastico ricordare che senza la possibilità di realizzare la darsena di Fiumaretta verrebbero meno anche le condizioni per realizzare le costruzioni accessorie peraltro intese nel progetto come un vasto complesso residenziale, ricettivo, commerciale di 26 mila mq.



- per dare attuazione al progetto Marinella ovvero nella sostanza, raddoppiare i volumi esistenti presso la Fattoria e predisporre le due darsene edificate ( di Fiumaretta e Pantalè ) sono necessarie due varianti agli obsoleti PRG di Ameglia e Sarzana. PRG che di varianti ne hanno già subito a decine e che da tempo –secondo quanto dettato dalle norme regionali- avrebbero dovuto essere sottoposti a verifica di attualità. All’ interno del procedimento di VAS a cui anche i nuovi Piani urbanistici sarebbero stati assoggettati, avrebbe avuto luogo una disamina volta a stabilire in relazione a fattori socio economici, l’ entità dei volumi e delle superfici ancora edificabili.



Chiarito il quadro normativo ( che come abbiamo visto non è stato per nulla rispettato) ci troviamo di nuovo a fare i conti con l’ ennesimo ultimatum con cui quasi si ingiunge una rapida approvazione del progetto Marinella, pena in caso contrario il suo ritiro.



Per quanto ci riguarda saremmo ben felici se di una selvaggia cementificazione come quella prevista non se ne facesse nulla ma temiamo che la Proprietà non rinuncerà tanto facilmente ai suoi nefasti propositi. Per questo saremo pronti come in passato a mettere in atto tutte le azioni consentite per evitare un danno irreversibile del nostro territorio.



Cogliamo l’ occasione per censurare ancora una volta il modo con cui si strumentalizza la crisi occupazionale e l’ incondizionato appoggio sindacale che uniti alla denuncia del degrado della Fattoria dovrebbero portare consenso sociale.



Il lavoro che il progetto Marinella porterà sarà per lo più temporaneo, in pratica quello che le cooperative appalteranno a ditte di loro gradimento. Il fiume Magra poi non ha certo bisogno di essere cementificato e l’ex colonia agricola attende solo la riqualificazione dell’ esistente sia pur con oculati aumenti volumetrici.



Le palazzate edificate in loco negli anni 70 dovrebbero aver insegnato cosa intendono i costruttori per valorizzazione, pertanto invitiamo sarzanesi ed amegliesi a non farsi irretire con il solito disco del degrado incombente sul loro territorio, ben altri guasti lamenterebbero se i piani della Marinella Spa andassero a compimento