PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE
PER NOI E' STATO E SARA' SEMPRE UN DISASTRO AMBIENTALE

domenica 8 aprile 2018

Interventi presso IV Commissione Ambiente e Territorio del 19.3.2015


 
 
OGGETTO:  NOTE ESPLICATIVE DEGLI INTERVENTI EFFETTUATI DAI RAPPRESENTANTI DI  “COMITATI SPEZZINI”   E COMITATO “LA MACCHIA”  IN OCCASIONE DELLA SEDUTA  DEL GIORNO 19 MARZO 2018 PRESSO LA IV COMMISSIONE AMBIENTE E TERRITORIO, AVENTE AD OGGETTO LA PROPOSTA DI MODIFICA DELLE NDA DEL PARCO MAGRA IN ORDINE ALLA REALIZZAZIONE DELLA BRETELLA CEPARANA – SANTO STEFANO DI MAGRA.

 

 PREMESSA  

 INCHIESTA PUBBLICA  il 3 marzo 2015   si è svolta presso la sala Polivalente Ceparana (SP)  un’ Inchiesta Pubblica contestuale alla VAS  alla Variante al Piano di Parco di Monte Marcello Magra richiesta dalle Associazioni  “ Comitati Spezzini”  ed ItaliaNostra La Spezia ai sensi dell’ art. 11 della L.R. 32/2012.

 

 CRITICA ALL’ IMPOSTAZIONE DEL  PROCEDIMENTO 

In merito al procedimento le Scriventi  formularono osservazioni molto negative derivanti dal fatto che lo stesso si fosse risolto in un rapido,  insofferente ascolto delle ragioni esposte dal sodalizio ambientalista, al quale venne in pratica comunicata la ferma volontà di realizzare l’ infrastruttura di cui all’ oggetto.  Ovvero non fu dato avvio ad alcuna concertazione nella formulazione di un’ importante Variante alla Pianificazione del Parco. 

Si ebbe la conferma che per gli Enti preposti (rimandiamo anche agli iter autorizzativi di molti Piani Urbanistici dello Spezzino) un’ Inchiesta Pubblica consiste complessivamente in qualche assemblea con la Comunità ( nel caso del Ponte di Ceparana degli autentici comizi elettorali) e per la Regione,  in un confronto sommario   se richiesto da potenziali Portatori di Interessi.

Nell’ unico incontro  l’ esposizione del nostro Delegato  è stata sin dalle prime battute costantemente interrotta:  le obiezioni, peraltro,  sono risultate impuntuali.  La rappresentante regionale dell’ Ufficio VIA ha affermato più volte che la valutazione ambientale strategica dovesse riguardare unicamente l’ opera proposta, il Ponte di Ceparana per l’ appunto.

 Infrastruttura  che invece deve essere  inserita nel quadro complessivo della viabilità e di destinazione d’ uso del territorio  che interessa le alture della Spezia e le sponde sinistra e destra del Magra.  Esso comprende il doppio svincolo di Fornola ed opere connesse, la complanare all’ A12 ed il Terzo Lotto della Variante Aurelia nonchè lo sviluppo di alcune aree strategiche di cui si argomenterà in seguito.

Particolare contrarietà è stata espressa per il fatto che non sia stata garantita la più diffusa  informazione, che il tavolo della presidenza non sia stato assegnato di concerto con i Portatori di Interessi,  che non siano pervenuti verbali dell’ Inchiesta Pubblica nonostante siano state fornite le generalità dei partecipanti,  il tutto  in ossequio ai principi fondanti della Normativa Europea.

Si coglie l’occasione per invitare gli Organi preposti a riaprire il Procedimento.

 

 LO SCENARIO ALTERNATIVO PROPOSTO DELL’ ASSOCIAZIONE COMITATI SPEZZINI

Le Scriventi  si occupano del tema della viabilità dal lontano 2003 allor quanto iniziò la discussione sul  “Piano delle Opere”  redatto dalla Provincia della Spezia.

Valutato tale Piano  (consistente in sintesi nella realizzazione di due assi viarie in sponda destra e sinistra del Magra, dei lotti 3 e 4 della Variante Aurelia, del Casello Spezia Nord presso Cavanella Vara)  come  invasivo e non utile a risolvere l’ annoso problema del traffico,  è stato proposto il seguente scenario alternativo:

 1.  l’ uso delle autostrade  A12  A15   ( in concessione allo stesso Soggetto ) mediante  abbonamento annuale da  riservarsi a pendolari, distribuzione, al traffico pesante.

 2.  l’ opportuna  dislocazione  di caselli automatici per  decongestionare  la viabilita’  ordinaria: si è ritenuto e si ritiene strategico collacarne uno presso la rotatoria di Ceparana  cosi come illustrato nell’ immagine A.  ed un ulteriore a sud di Sarzana  ( indicativamente nei pressi di Cà del Sale ma a debita distanza dall’ area protetta). 
 
 
 

 

 
 
Il Casello di Ceparana  andrebbe a sostituire quello previsto a Cavanella Vara ( La Spezia Nord ) inserito dal  PTCP peraltro in un contesto ambientalmente sensibile.  Come si può intuire esaminando l’ illustrazione,  l’ Opera richiederebbe un irrisorio impegno economico, un minimo consumo di suolo e non interferirebbe con costruzioni esistenti ed aree protette.
Le Scriventi ebbero a rigettare il potenziamento del Casello di Battifollo ritenuto  non strategico nonchè sproporzionato nella nuova progettazione ed era stata individuata la zona di  Santa Caterina ( area Oto ) per l’ insediamento della stazione  Sarzana nord  da affiancare a   Sarzana Sud  nel già citato comprensorio di Cà del Sale.  Sarzana Sud risulterebbe ancora utile per sgravare i flussi incombenti sulla Strada Mercato ossia la Variante Aurelia sarzanese.
3.  RIAPERTURA DELLA DISCUSSIONE DELLA METROPOLITANA DI SUPERFICIE  in più occasioni era stato proposto di riconsiderare l’ opzione della Metropolitana di Superficie bocciata da un costoso studio commissionato dalla Provincia della Spezia probabilmente perché incentrato su un Project Financing. La soluzione a suo tempo presa in esame  (ancora valida) era quella di ricostituire la tratta  Sarzana - La Spezia via Santo Stefano da attivarsi con il recupero della linea dismessa e del nuovo binario commerciale.
4.   GALLERIA APERTE ALLA RIPA SP 31  Per quanto riguarda la Ripa si propose anche in occasione della già menzionata Inchiesta Pubblica una messa in sicurezza del tipo realizzato in loc. Padivarma ( Comune di Beverino)  ossia un sistema di gallerie aperte da realizzarsi nei punti considerati critici:  l’ ipotesi venne sonoramente bocciata sulla base di considerazioni superficiali.  Non si è compreso infatti-  perché l’ intervento “dovesse interferire con l’ alveo del fiume” o dovesse considerarsi “ inestetico “. Con il cambio dell’ Amministrazione Regionale nel 2015 l’ opzione risultò invece immediatamente praticabile! (Figura B)
 
 
 
 
 
 
 
 
5.  IL TRAFORO DEL BUONVIAGGIO sino alla conclusione dell’ iter autorizzativo del Terzo Lotto della Variante Aurelia Spezzina finanziata con 180 milioni di euro dalla Legge Obiettivo come Opera di supporto all’ Hub Portuale,  venne proposto di riconsiderare  un progetto di massima fatto redarre dalla Provincia della Spezia finalizzato alla realizzazione del Traforo del Buonviaggio.
 L’ infrastruttura si doveva auspicare quale alternativa (confrontabile anche sul piano economico)  al Terzo  e Quarto lotto della Variante Aurelia ed al  Casello di Cavanella Vara.  I vantaggi si potevano individuare nel minor impatto ambientale ( relativamente soprattutto al consumo di suolo) e nel migliore collegamento tra le valli di Vara e Magra ed il Capoluogo,  in specie con le sue aree più strategiche:  l’ ex IP, gli Scali di Valdellora e la Calata Paita.
RAFFRONTO CON LA SITUAZIONE TEDESCA  in Germania  le autostrade sono viste  come un bene comune,  il pedaggio è gratuito ( la manutenzione rientra nel bilancio statale),   gli accessi e le uscite sono  collocati  in prossimità di tutti i centri urbani di una certa rilevanza e dunque il traffico sulla viabilità ordinaria risulta molto meno gravoso. Ed altro dato di fondamentale importanza è che queste importanti infrastrutture non vengono concesse Ius Divinum sempre ai medesimi soggetti.
 
  FINALITA’ DEL  PROGETTO DEL PONTE DI CEPARANA + VIABILITA’ ACCESSORIA. 
Da una pluriennale osservazione della circolazione veicolare  si può  affermare  che l’ Infrastruttura è pressochè  inutile.  Non è destinata a raccogliere i flussi provenienti dalla Val di Magra e pertanto  il centro storico di Santo Stefano non ne trarrà alcun vantaggio.
I flussi  in arrivo dalla Val di Vara verso La Spezia caricherebbero la bretella autostradale anzichè servirsi delle progettate  gallerie aperte della Ripa o più agevolmente del casello automatico di Ceparana   mentre quelli  diretti verso  Sarzana  si  aggiungerebbero a quelli già  incombenti sulla Variante Cisa   accuendo  dunque  i problemi esistenti.
Problemi  ai quali  -a differenza degli Scriventi  che propongono  l’ uso delle autostrade  A12 ed A15  ed anche  la metropolitana di superficie-    taluni esponenti politici e soprattutto i Governi Locali puntano alla costruzione  ad una Variante alla Variante Cisa,   cosi  come già era stato ipotizzato  quando era in corso la discussione sulla Terza Corsia dell’ A12 .
Si ricorderà infatti  che,  come  compensazione all’ occupazione di territorio,  i comuni della vallata  in sponda sinistra del Magra avevano chiesto  un ulteriore  asse viario al quale venne dato il nome di Complanare.   Tale asse consistente in due carreggiate aperte,  costeggiando l’ A12 -   connetterebbe  l’ area artigianale in loc.  Vincinella  ( Santo Stefano di Magra )  con l’ area di Santa Caterina ( Sarzana).
SI  RITIENE  CHE L’ OBIETTIVO VERO PERSEGUITO DAI SOSTENITORI DEL PONTE DI CEPARANA  SIA PROPRIO  QUESTO:  CREARE  UNA DIRETTRICE  IN SPONDA SINISTRA  CHE UNISCA LE AREE  PRODUTTIVE  DI BOLANO E FOLLO  CON QUELLE DI SANTO STEFANO, PONZANO E SARZANA  NELL’ OTTICA DI UN PIENO SFRUTTAMENTO  DELLE PORZIONI DI TERRITORIO  NON UTILIZZATI O SOTTOUTILIZZATI .
La bretella Ceparana – Santo Stefano non sarebbe che un primo step:  attraversato il fiume Magra la nuova viabilità proseguirebbe lungo Via Togliatti (FIGURA C)  dove è prevista una Cittadella dell’ Artigianato comprendente numerosi capannoni  e tempo fa nei pressi del Ristorante “Il Contado” anche un centro commerciale di una nota catena ( progetto fortunatamente naufragato) oppure potrebbe correre lungo l’ A12  (FIGURA D) andando a servire altre aree comunque non lontane, dove sono presenti altri capannoni, alcuni facenti parte del progetto del Distripark.
 
 
 
 
 
Nella stessa zona è presente l’ impianto per il Trattamento Meccanico Biologico di Saliceti che contestualmente alla sciagurata Aggregazione Acam-Iren si è deciso di ampliare per agevolare un’ancor più sciagurata importazione di rifiuti indifferenziati  da tutto l’ Ambito Regionale. E ciò proprio mentre molti comuni della Provincia hanno raggiunto tramite il Porta a Porta percentuali di raccolta molto elevati tali da rendere inutile il trattamento meccanico biologico.
In buona sostanza quasi tutte le scelte che riguardano il territorio  si rivelano ai soggetti più attenti,   coerenti ad una logica affaristica che depaupera l’ Ambiente, impoverisce di conseguenza le popolazioni residenti e spesso non portano neppure i profitti sperati. Non pochi sono infatti gli interventi che restano al palo.!
A questo si aggiunga che i processi decisionali escludono -in pratica- coloro che avrebbero per primi il diritto di esprimersi ossia chi il territorio lo abita e che da esso dovrebbe trovarvi sostentamento.
 E’ sotto gli occhi di tutti quanto le aree agricole abbiano ceduto spazi al cemento ed all’ asfalto e quanto i comparti aria, acqua e suolo siano minacciati dall’ inquinamento atmosferico ed acustico. Una nefasta tendenza che pare inarrestabile anche in virtù del fatto che le norme che regolano la Partecipazione del Pubblico vengano rese sempre più inefficaci oppure totalmente inapplicate.
 
                                                                                                          A cura di
                                                                                              Cucciniello Corrado  Comitati Spezzini
                                                                                              Carla Bertolotti    Comitato La Macchia