PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE
PER NOI E' STATO E SARA' SEMPRE UN DISASTRO AMBIENTALE

venerdì 16 marzo 2012

LE TERRAZZE - 5 ALL'APERTURA DELL' OBBROBRIO ARCHITETTONICO







IN ESTREMA SINTESI: UN' OPERA CHE BEN RAPPRESENTA L'ASSERVIMENTO DEGLI AMMINISTRATORI SPEZZINI AL CIECO INTERESSE ECONOMICO ..

DI FATTO UNO SCEMPIO NELLO SCEMPIO .. UN OBBROBRIO ARCHITETTONICO DENTRO L'AREA DI UN' EX RAFFINERIA ANCORA DA BONIFICARE ..

lunedì 12 marzo 2012

SIAMO STATI IN VAL DI SUSA ED ABBIAMO CAPITO



SIAMO STATI IN VAL DI SUSA ED ABBIAMO CAPITO
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> Siamo stati in Val di Susa ospiti degli abitanti della valle: insegnanti, agricoltori, pensionati, studenti e abbiamo visto:
> Un luogo attraversato da due strade statali, un'autostrada, un traforo, una ferrovia, impianti da sci, pesanti attività estrattive lungo il fiume
> Persone che continuano a curare questo territorio già affaticato da infrastrutture ed attività commerciali e cercano di recuperare un rapporto equilibrato con l’ambiente e la propria storia.
> Una comunità che crede nella convivialità e nella coesione sociale e coltiva forti rapporti intergenerazionali.
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> Abbiamo capito che in Val di Susa non è in gioco la realizzazione della ferrovia Torino-Lione, bensì un intero modello sociale. Un popolo unito e coeso, una comunità forte non può essere assoggettata a nessun interesse nè politico, nè economico. E’ interesse di tutti i poteri forti dividere, isolare, smembrare per poter meglio controllare e favorire interessi particolari.
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> Abbiamo capito perché tutto l’arco costituzionale vuole la TAV, non è difficile, basta guardare alle imprese coinvolte:
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> Cmc (Cooperativa Muratori e Cementist) cooperativa rossa, quinta impresa di costruzioni italiana, al 96esimo posto nella classifica dei principali 225 «contractor» internazionali che vanta un ex-amministratore illustre, Pier Luigi Bersani, si è aggiudicata l’incarico (affidato senza gara) di guidare un consorzio di imprese (Strabag AG, Cogeis SpA, Bentini SpA e Geotecna SpA) per la realizzazione del cunicolo esplorativo a Maddalena di Chiomonte. Valore dell’appalto 96 milioni di Euro.
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> Rocksoil s.p.a società di geoingegneria fondata e guidata da Giuseppe Lunardi il quale ha ceduto le sue azioni ai suoi familiari nel momento di assumere l’incarico di ministro delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Berlusconi dal 2001 al 2006. Nel 2002, la Rocksoil ha ricevuto un incarico di consulenza dalla società francese Eiffage, che a sua volta era stata incaricata da Rete Ferroviaria Italiana (di proprietà dello stato) di progettare il tunnel di 54 Km della Torino-Lione che da solo assorbirà 13 miliardi di Euro. Il ministro si è difeso dall’accusa di conflitto di interessi dicendo che la sua società lavorava solo all’estero.
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> Impregilo è la principale impresa di costruzioni italiana. È il general contractor del progetto Torino-Lione e del ponte sullo stretto di Messina. Appartiene a:
> 33% Argofin: Gruppo Gavio. Marcello Gavio è stato latitante negli anni 92-93 in quanto ricercato per reati di corruzione legati alla costruzione dell’Autostrada Milano-Genova. Prosciolto successivamente per prescrizione del reato.
> 33% Autostrade: Gruppo Benetton. Uno dei principali gruppi imprenditoriali italiani noto all’estero per lo sfruttamento dei lavoratori delle sue fabbriche di tessile in Asia e per aver sottratto quasi un milione di ettari di terra alle comunità Mapuche in Argentina e Cile
> 33% Immobiliare Lombarda: Gruppo Ligresti. Salvatore Ligresti è stato condannato nell’ambito dell’inchiesta di Tangentopoli pattuendo una condanna a 4 anni e due mesi dopo la quale è tornato tranquillamente alla sua attività di costruttore.
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> Abbiamo capito che l’unico argomento rimasto in mano ai politico-imprenditori ed ai loro mezzi di comunicazione per giustificare un inutile progetto da 20 miliardi di euro mentre contemporaneamente si taglia su tutta la spesa sociale è la diffamazione. Far passare gli abitanti della Val di Susa come violenti terroristi. Mentre noi abbiamo visto nonni che preparavano le torte, appassionati insegnanti al lavoro, agricoltori responsabili, amministratori incorruttibili.
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> Abbiamo capito che questo è l’unico argomento possibile perchè ormai numerosi ed autorevoli studi, di cui nessuno parla, hanno già dimostrato quanto la TAV sia economicamente inutile e gravemente dannosa.
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> Questi i principali:
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> Interventi scientifici e studi relativi all'Alta Velocità Torino-Lione dei ricercatori del Politecnico di Torino: http://areeweb.polito.it/eventi/TAVSalute/
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> Analisi degli studi condotti da LTF in merito al progetto Lione-Torino, eseguiti da COWI, rinomato studio di consulenza che lavora stabilmente per le istituzioni europee:http://ec.europa.eu/ten/transport/priority_projects/doc/2006-04-25/2006_ltf_final_report_it.pdf
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> Contributo del Professore Angelo Tartaglia, del Politecnico di Torino: http:/www.notav.eu/modules/Zina/Documenti/2010_11-Angelo%20Tartaglia%20confuta%20teorie%20S%EC%20TAV%20On.%20Stefano%20Esposito.pdf
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> Analisi economica del Prof. Marco Ponti del Politecnico di Milano
> http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002454.html
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> Rapporto sui fenomeni di illegalità e sulla penetrazione mafiosa nel ciclo del contratto pubblico del Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro:
> http://www.notav.eu/modules/Zina/Documenti/2008_Rapporto%20sugli%20appalti.pdf
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> Risultanze del controllo sulla gestione dei debiti accollati al bilancio dello Stato contratti da FF.SS., RFI, TAV e ISPA per infrastrutture ferroviarie e per la realizzazione del sistema “Alta velocità”:
> http://www.notav-avigliana.it/doc/delibera_25_2008_g_relazione.pdf
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> Presentazione dell'Ingegnere Zilioli, in relazione a “EFFETTI TAV - STUDI EUROPEI/buone pratiche e cattivi esempi”
> http:/www.comune.re.it/retecivica/urp/retecivi.nsf/PESIdDoc/CE2F74FF4EBDC0A7C125783000474080/$file/Presentazione%20Ing.%20Zilioli.pdf
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> Ricerca del Politecnico di Milano sull’alta velocità in Italia che svela un buco di milioni di utenti.
> http://www.tema.unina.it/index.php/tema/article/view/486
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> NON POSSIAMO RESTARE IN SILENZIO, COSTRUIAMO LA NOSTRA INFORMAZIONE DAL BASSO, INOLTRA E DIFFONDI QUESTO MESSAGGIO.

giovedì 8 marzo 2012

IMPRESSIONI SULLA SEDUTA DELLA COMMISSONE PARTECIPATE PRESSO IL COMUNE DELLA SPEZIA 6 MARZO 2012

Nulla di nuovo ieri mattina a La Spezia nella prevista seduta della Commissione Partecipate presieduta da Giacomo Gatti (PDL). In programma l' audizione del Presidente di Acam Paolo Garbini con all'o.d.g. le possibili opzioni per il salvataggio dell' azienda di Via Picco. In pratica si è respirata la stessa aria che circola nel resto del Paese e che ha prodotto la surreale pax armata tra centrodestra e centrosinistra, con i comuni mortali a subirne le conseguenze. Qualche leggero accenno polemico per l' allegra gestione dell' ultimo decennio ..ma con judicio .. Anche alla Spezia si rischia la Grecia .!. Tutti erano ben attenti a non rimanere con il cerino in mano del Dottor Morte, ovvero colui che parlando un linguaggio chiaro e onesto potrebbe praticare l' eutanasia ad Acam e al suo personale. Un personale che, lo ricordiamo, conta circa 500 unità operative e 450 amministrative. Sapere che la Società incontrerà i Sindacati per discutere sulla sproporzione tra chi sta negli uffici e chi sta in strada non è un passo avanti ..un passo avanti sarebbe stato quello d' aver già trovato uno straccio di soluzione! Ma si sa novecento 50 dipendenti votano ( mi piacerebbe sapere per chi ..visto che tutti promettono di salvarli ) e con loro votano anche i famigliari più o meno stretti. Eppure questo è un nodo cruciale non solo per quanto riguarda l' efficienza dei servizi ma anche per quel che riguarda la necessità di dare alle banche creditrici almeno l' impressione di poter andare a gara con qualche possibilità di sfangarla. Per chi fosse a digiuno totale su queste questioni ricordo che ai sensi del DL 138/11 convertito nella legge 148/11 le fusioni tra società che gestiscono servizi pubblici non sono più consentite ( per tale ragione l'aggregazione tra Acam ed Hera è naufragata ) e che le azioni dei gestori di gas e rifiuti dovranno essere messe sul mercato tramite gara. Per il momento ancora non è chiaro se subirà lo stesso destino anche il SII, cioè il servizio idrico integrato ma avendo il referendum dello scorso giugno, abrogati solo l' obbligo alla messa sul mercato e le scadenze imposte dal Decreto Ronchi, è da ritenere di si. Peraltro nonostante la richiesta di Garbini dei primi di gennaio ai sindaci azionisti, di votare nei rispettivi consigli la costituzione di una Società Pubblica dell' Acqua ancora non si è mosso nulla .. Società Pubblica dell' Acqua che poi deve essere anche costituita come soggetto giuridico .. Come mai questa situazione di stallo ? Tutto resta ingessato per il fatto che sottrarre ad Acam spa le bollette idriche sarebbe come decidere di far andare deserte le gare ? Questa non è l' unica domanda alla quale non si è data risposta, anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti siamo in alto mare: nel 2011 abbiamo continuato ad esportare CDR in giro per il Nord Italia a 90-100 euro alla tonnellata ( a cui vanno assommati i costi di produzione ), la quantità di tal quale che eccede quella che il TMB di Saliceti può trattare è andata prima da Costa Mauro ( Albiano Magra) e poi a Scarpino (GE ) ma anche al famigerato Cermec di Massa: costo tra i 160 ed i 200 euro alla tonnellata. La FOS ( frazione organico stabilizzata) è stata anch'essa esportata con onere variabile tra i 70 ed i 140 euro alla tonnellata. A fronte di questa situazione Garbini ha riattivato il solito vecchio disco: la bontà del piano provinciale dei rifiuti incentrato sul TMB di Saliceti, un impianto terribilmente energivoro, costato miliardi e miliardi di vecchie lire e quindi gioco forza imprescindibile, nonostante di buono abbia solo di eliminare l' acqua dai rifiuti ma per contro di trasformare gli stessi da urbani in speciali. Ed ancora la necessità di predisporre una discarica di servizio che possa far fronte ai conferimenti sino al 2028 cioè l' anno in cui scadrà l' affidamento in house ad Acam. Insomma i vecchi solfeggi che quasi hanno fatto addormentare i giornalisti più attempati presenti in sala ...ma non solo loro. L' unica variabile rispetto a mesi fa è che l'ex cava Viti di Rocchetta Vara sembra essere uscita dalla lista delle possibili discariche di servizio ( per via dell' alluvione di dicembre ), e che da gennaio 2012 è operativo l' impianto di Vallescura capace, però, di reggere un anno o poco più agli abbancamenti di FOS. In sostanza l' unico sito "affidabile" agli occhi di un possibile acquirente di quote azionarie Acam è Saturnia che però ricade nel Perimetro della bonifica nazionale di Pitelli, in un' area non ancora monitorata e quindi allo stato non svincolabile . I Comitati Spezzini contrarissimi ad una sua riapertura così come i residenti di Pagliari stanno in campana ed informano in tempo reale il Ministero dell' Ambiente su ogni possibile sviluppo. Sull' eterna bozza del Piano Industriale di Acam non si può quindi scrivere a cuor leggero > Saturnia < ed anche questo costituisce un grosso problema per le sorti dell' Azienda che non può presentarsi con un ciclo dei rifiuti chiuso. Inoltre deve essere tenuto presente che l'area in questione appartiene ad una società privata che non sembra così propensa a transare. Più volte i Comitati spezzini, mostrandosi attenti alle difficoltà di Acam, hanno fatto notare che la FOS altro non è che l'esito di raccolte "differenziate sporche" ossia quelle in cui si mescolano le varie frazioni dei rifiuti. Da qui il continuo sollecitare ad attivare un porta a porta sull' intero territorio provinciale i cui tassi di differenziata superano appena il 30%. Lo stesso accordo tra Conai- Comune della Spezia- Acam Ambiente, a differenza di quanto si dice, non sta portando grossi vantaggi all' Azienda. Intanto sconta un non trascurabile ritardo nella sua applicazione. Per stessa ammissione dell' Assessorato all' Ambiente del Comune della Spezia, il porta a porta a novembre 2012 servirà - se l'ultima tabella di marcia sarà rispettata - 53 mila abitanti a fronte degli oltre 95 mila previsti per la fine dell' anno. Pertanto il tasso di raccolta differenziata oggi indicato in ambito comunale al 40.5% ( dato a mio giudizio drogato ) non salirà al 65%, come prevede il suddetto accordo in osservanza all' art. 205 del T.U.A. . Ma non è un problema ..! Acam e i Comuni per bocca di Garbini puntano ad un equilibrio tra quanto costa il sistema e quanto entra nelle casse dei comuni ... non di più. E' chiaro che se la Regione Liguria riservasse adeguate risorse economiche da destinare al potenziamento del porta a porta in tutto il territorio, la matrice organica dei rifiuti potrebbe essere completamente recuperata e non vi sarebbe bisogno di una grande discarica. Anzi essendo i rifiuti totalmente riciclabili si potrebbe persino farne a meno. Un obiettivo virtuoso che non sarebbe per nulla impossibile se i nostri amministratori fruissero di un altro tipo di mentalità, più attenta alle problematiche ambientali ed all' innovazione quale, per esempio, è sicuramente l' impianto sito nel Centro Riciclo di Vedelago ( TV ) in grado di riprocessare le plastiche o di trasformarle in sabbia sintetica. L' infrastruttura sarebbe costata meno della metà di quella che testardamente e sciaguratamente è stata voluta a Saliceti e che rappresenta una delle voci in rimessa di Acam ( o meglio dei cittadini ). Al contrario del Presidente Garbini i Comitati Spezzini ritengono che l' impianto di trattamento meccanico biologico debba quanto prima svolgere la sola funzione di impianto di compostaggio che pure sarebbe necessario per rispettare anche solo i limiti di differenziata imposti dalla legge nazionale. La linea di produzione del CDR altrettanto celermente deve essere dismessa e abbandonata ogni velleità di fare business importando rifiuti da fuori provincia per poi trattarli appunto a Saliceti: ricordiamoci che attualmente l' impianto vezzanese non riesce neppure ad accogliere quelli che vengono prodotti nello spezzino. Sarebbe comico pensare di farne arrivare di ulteriori da Massa o dal Tigullio confidando, peraltro, sull' incapacità di tali ambiti di gestirli correttamente. Ecco .. questo è lo sfondo in cui si muovono i vari protagonisti della politica e dell' amministrazione Acam che conta ad oggi 7 quadri a 65 mila euro l'anno, un presidente che dopo l' addio di Strozzi (lautamente pagato con oltre 20 mila euro al mese per 3 anni) svolge anche il ruolo di AD. Non è un compito facile quello di Garbini ma alzi la mano chi non vorrebbe essere al suo posto ! Del resto se Acam non dovesse farcela che cosa rischierebbe .. ? se ne tornerebbe a scuola a tempo pieno ( ora è in part time). Nemmeno il suo predecessore Stefano Sgorbini ha avuto grossi problemi .. sembra un secolo fa il giorno della sua uscita di scena!!. Qualche momento d' ansia la vivrà Tortora, l' ex AD di Acam, forse per le cattive energie a lui recapitate da tanti sindaci amministratori e dalle coalizioni di riferimento. Da questi, senza alcun spirito autocritico, sono arrivati messaggi del tipo : " è sua la colpa di tutto !! ..dei derivati che ha voluto sottoscrivere .. e dei suoi azzardi finanziari!! " Una sola cosa è certa: pochi sanno quantificare il danno economico da lui prodotto .. si parla di 13 milioni di euro che Strozzi ha contenuto accordandosi con le banche. Ogni spezzino però ricorderà che i debiti di Acam sono arrivati a 400 milioni di euro ...si potrà un giorno conoscere nel dettaglio chi e cosa li ha generati? Oppure alla fine quel detto partenopeo del " chi ha dato ha dato .. chi ha avuto ha avuto " tutto farà scordare invecchiandoci con altri cinque anni di mandato Federici ?

domenica 4 marzo 2012

LOTTA DI POPOLO


.. mi raccomando a mamma .. non respirare quel maledetto gas che poi torni a casa con la febbre ... nella borsa ci sono i panini .. mangia e non fare tardi! menateli a quei brutti musi ..