PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE
PER NOI E' STATO E SARA' SEMPRE UN DISASTRO AMBIENTALE

venerdì 20 maggio 2011

LACRIME DI COCCODRILLO





L' Assessore Feruska Fedi "spacca" la Giunta anche se fra virgolette fa ridere lo stesso!


Naturalmente anche in questo caso qualcuno ha gridato allo scandalo dopo che il toro era già scappato dalla stalla ... ma non lo sapeva quel qualcuno che i lavori sono andati in Conferenza dei Servizi in Regione ( Fonte Il Comune di Lerici) ? ????? e lì -come per la Palmaria- li hanno fatti passare per manuntenzione pur trattandosi di effettiva modifica della linea di Costa ????

Ormai abbiamo esperienza abbiamo assistito molte volte a questi pianti di coccodrillo .. Baia Blu', Eco del Mare, Venere Azzurra ...

Onore ad Italianostra .. devo dire che Giovanni Gabriele sarà una bella testa di geologo ma almeno c' è sempre ...

mercoledì 18 maggio 2011

Possibile tracciato Vincinella-S.Caterina ( S.Stefano- Sarzana)

Com' è noto la cosiddetta Complanare, a lungo indicata come una delle viabilità idonee a decongestionare il traffico in Val di Magra ed in particolare sulla variante Cisa, non verrà realizzata in quanto il progetto per la Terza Corsia è stato per il momento accantonato.

Il Sindaco Yuri Mazzanti -fresco di riconferma- ha parlato oggi sul quotidiano La Nazione di un tracciato alternativo che già esisterebbe. Abbiamo cercato di individuarlo esaminando lo sviluppo di alcune strade secondarie nel quadrante che va da Vininella a S.Caterina.



I Comitati Spezzini -come più volte dichiarato- sono assolutamente contrari alla Complanare ma anche ad alternative similari. Riteniamo siano alquanto invasive e pericolose poichè favorirebbero un ulteriore urbanizzazione del territorio.

COMMENTO ALLA NOTA DI SEL SU VIABILITA'

Commento alle nota di SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’ – Circolo Alta val di Magra sul tema della viabilità (mie osservazioni in grassetto con ausilio mappe nuova viabilità)


La Spezia 14 Maggio 2011 ore 13:00:54 Per sgravare Santo Stefano e Arcola
Sinistra Ecologia Libertà: "Ok la nuova viabilità, ma in zone non abitate e senza consentire costruzioni"

"Ora che sta diventando possibile e sta prendendo corpo un' ipotesi di viabilità provinciale per la Val di Magra, che abbia l’ obbiettivo di sgravare dal traffico delle automobili alcune frazioni e centri abitati nei Comuni di Arcola, Santo Stefano, Bolano ed in parte anche Vezzano Ligure, con particolare urgenza per i centri posti sulla statale Aurelia ad Arcola (frazioni di Fornola, Ponte di Arcola e Ressora) e sulla provinciale della Cisa a Santo Stefano (frazioni di S.Stefano Magra, Ponzano e Madonnetta), vogliamo rilevare che, se da un lato, tali opere di viabilità alternativa, finalmente vanno a risolvere un problema annoso e decennale, che ha costretto la popolazione di quei centri a sopportare per anni limiti di traffico e di inquinamento decisamente alti, dall’altro, esse devono essere fatte secondo principi ‘sani’, senza i quali, si potrebbe anche vanificare l’intera operazione.


La viabilità in questione è quella sotto raffigurata

doppio svincolo di Fornola con Variante lungofiume per Ressora



Bretella Ceparana S.Stefano






Ne vogliamo citare due:

le linee di viabilità alternative ai percorsi attuali della Cisa e dell’Aurelia dovrebbero essere identificate in zone in cui la presenza di abitazioni è la più bassa possibile, in caso contrario si risolve il problema da una parte e lo si crea dall’altra;

da tale ragionamento di evince che la salvaguardia degli ambienti naturali passa in secondo piano... la bretella Fornola Ressora correrà vicinissima al fiume ..! ..e la bretella Ceparana - S.Stefano (che attraverserebbe anche zone agricole) richiederebbe l' ampliamento del ponte autostradale sul Magra.
E lo stop al consumo di territorio di cui parlano sempre ??


... deve essere assolutamente impedito di costruire ed urbanizzare lungo e nelle zone limitrofe a tali nuove viabilità, in modo da rompere, per sempre, lo scellerato paradigma, che sino ad ora ha accompagnato la pianificazione territoriale, secondo cui: la viabilità di una zona abitativa è al collasso, e quindi costruisco una strada alternativa, ci edifico intorno, ma aumenta la popolazione residente e alla fine del percorso ho bisogno di altra viabilità e sono tornato al problema di partenza.

argomenti scopiazzati al movimento ambientalista "buoni" per assicurarsene il consenso. Sanno benissimo che nelle aree che dichiarano di voler affrancare dal cemento già si costruisce e per la destinazione d' uso attribuitavi si continuerà a costruire ( vedi 22 capannoni della CNA, centro commerciale MondoConvenienza alla Macchia di S.Stefano )

Solo se questi presupposti sono verificati, Sinistra Ecologia e Libertà è interessata e favorevole a queste nuove soluzioni della viabilità.

Hanno già votato a favore delle soluzioni in questione sia a S.Stefano con Delibera di Giunta N° 42 del 8.3.2001 illegittima ( viola l' art. 42 267/2000 T.U.E.L.)

Lo stesso ha fatto FDS ad Arcola ( con Delibera di Consiglio ) e Vezzano Ligure (con Delibera di Giunta .. anch'essa illegittima)- all' accordo di programma (fondi FAS PAR )che ne finanzia la realizzazione


Nel caso invece alla nuova viabilità seguirà nuova urbanizzazione, non potremo che rilevare che stiamo assistendo ad una nuova cementificazione, che ci troverà dissenzienti, e per questo proponiamo che gli indici di edificabilità, nelle zone limitrofe alla nuova viabilità, non siano rivisti e restino quindi fermi".

Sono necessarie varianti ai piani regolatori ( che il PD non farebbe mai approvare ) e che comunque non fermerebbero i progetti in via di approvazione ...
Sinistra Ecologia e Libertà: nuovo partito, vecchia politica ...
Per anni ACS onlus ha avanzato questa proposta:

tunnel sotto il Buonviaggio Ceparana - Felettino (con connessione 2° lotto Variante Aurelia SP) .. esiste un progetto di massima che ha accolto indicazioni ed osservazioni dei residenti interessati ( fonte: Uffici provinciali ). Ovviamente il progetto richiederebbe l'applicazione degli strumenti di partecipazione che consentirebbero il coinvolgimento del Pubblico, l' analisi costi/benefici e valutazioni sui relativi studi idrogeologici





Tale infrastruttura avrebbe sostituito le precedenti ed anche quella tracciata nell' immagine successiva




ovvero il Terzo Lotto della Variante Aurelia SP Stagnoni - Felettino costo 250 milioni di euro per 4.5 km di viadotti ( uno alto 60 mt.) e gallerie ( costruttore Coop Etruria ).

Di quest' opera non si sta occupando nessuno ad eccezione -forse- di coloro che si sono visti espropriare i terreni o che hanno dovuto accettare la demolizione della propria casa con relativo trasferimento. Viene propagandata di grande utilità perchè di supporto al nuovo ospedale del Felttino, peccato che i fondi della Legge Obiettivo, le siano stati assegnati come infrastruttura di servizio all' hub portuale spezzino.

A chi fosse interessato possiamo fornire le prescrizioni ministeriali emanate in sede di approvazione.

N.B. Il casello La Spezia Nord è previsto a Cavanella Vara in coerenza con il progetto del 4° lotto Variante Aurelia SP, tratto Foce- Cavanella Vara ( vedi PTC )


4° Lotto Variante Aurelia Spezzina

martedì 17 maggio 2011

S.STEFANO MAGRA: ELETION DAY AFTER



... un tempo quando ci si voleva disfare di cose che non servivano, si buttava tutto nelle ripe dei fiumi ... però non esisteva la plastica, non esisteva l' amianto, non esistevano i materiali da coibentazione, non si facevano ristrutturazioni edilizie .. insomma venivano eliminati materiali inerti o che potevano essere biodegradati dalla natura in tempi ragionevoli.

Purtroppo con l' industrializzazione la mentalità non è cambiata, è arrivata tutta questa roba ma anche altro di peggio: ceneri da combustione del carbone, scorie di fonderia, batterie esauste ..

Non solo .. c' era bisogno di nuovi spazi per dare impulso all' edilizia ? Ecco gli ampi terreni della Macchia sui cui costruire decine di capannoni e centri commerciali.!. C' era bisogno di un' area dove piazzare un impianto alternativo alla raccolta differenziata ? ecco di nuovo la Macchia (pur con problemi di tipo catastale ) .!. C' è bisogno di togliere il traffico dal centro del Paese ? Trasferiamo il problema lungo Via Togliatti ancora alla Macchia ..!..

Insomma, si potrebbe dire che la classica rumenta è stata buttata sotto al tappeto ..

ma nel Paese le cose sono cambiate in meglio ? come no ..!. intorno alla stazione hanno costruito decine di palazzi gialli, rosa fuxia e carta da zucchero che sono un amore ... eppoi c' è un grandissimo centro commerciale che richiama tante automobili da La Spezia ( cosa vuoi S.Stefano è baricentrica), vicino vi hanno messo anche un bell' albergo .. speriamo però che ne completino la costruzione ...

E l' ex Vaccari ? Dopo anni ancora non si sa nulla .. se non fosse da bonificare ci sarebbe da augurarsi il suo completo abbandono pur di non vedervi costruire altre case a schiera o capannoni.

E riguardo al problema del traffico sulla Variante Cisa? la metropolitana di superficie ( da realizzarsi sul vecchio tratto ferroviario Sarzana S.Stefano ) è considerata dagli abitanti di Ponzano Magra e dal loro amato sindaco una iattura, meglio secondo loro la complanare all' A12 una strada aperta a due corsie .. non importa se questa farebbe cambiare destinazione d' uso alle zone agricole rimaste .. anzi .. grazie a questo in molti potrebbero arricchirsi ...

Per ora però non se ne fa nulla .... la Complanare faceva parte del pacchetto " Terza Corsia" ... ma al Ministro Matteoli evidentemente interessa altro ...

lunedì 16 maggio 2011




... il solito rispristino ambientale che assomiglia molto a quello effettuato alla Palmaria, anche qui con
un' effettiva modifica della linea di costa ...

Nella prima foto del servizio di Sassarini ( La Nazione ) vedo Giorgio Tedoldi:
heilà ! saluto la tua prima protesta in una spiaggia lericina ..

venerdì 13 maggio 2011

NUCLEARE: LE RAGIONI DEL NO



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I sostenitori del nucleare per avvalorare le proprie tesi ripetono come un mantra che la Francia possiede alcune centrali vicine al confine con l' Italia ( l' argomentazione, per livello intelletuale, assomiglia un pò a quella del famigerato inceneritore di Montecarlo "buono " perchè situato nel bel mezzo della cittadina) e quindi sarebbe da idioti continuare a non usare l' atomo per timore di incidenti se già rischiamo ogni giorno ... aprite questo link

Francia: ultime notizie su Combustibile Nucleare

sarete in grado di "seppellire" i malcapitati nuclearisti con argomentazioni che non ammetteranno repliche !!!

Di seguito allarghiamo il contradditorio su altri temi che riguardano il nucleare


Il Nucleare è necessario perché favorisce l’indipendenza energetica ..!.


Il ritorno al nucleare non ci permetterebbe di fare neppure un passo verso l’indipendenza energetica. Infatti, l’Italia deve importare quasi tutto il petrolio,
il metano e il carbone che consuma, e dovrebbe importare tutto l’uranio necessario a far funzionare le centrali. Questo ci renderebbe schiavi delle fluttuazioni del mercato dell’Uranio. Inoltre L’Uranio è una fonte limitata ed esauribile, come le fonti fossili (carbone, petrolio, gas), perciò rivolgersi al nucleare per pensare di risolvere il fabbisogno energetico vuol dire solo rimandare il problema e non risolverlo, addossandoci una gran mole di differenti e ulteriori problemi. Infatti secondo alcune stime le risorse di Uranio saranno sufficienti solo per i prossimi 50-70 anni.



... e allora come la mettiamo con il riscaldamento globale? Ammetterai che almeno per contrastare il riscaldamento globale serve il Nucleare!

Dato che il nucleare oggi è marginale come fonte primaria, contribuisce infatti solo al 2% dei consumi totali di energia continuerà ad esserlo nei prossimi decenni, quindi non può certo risolvere i problemi urgenti sul cambiamento climatico e sull’energia. Inoltre non riduce il consumo di combustibili fossili, in quanto, dato che l’energia nucleare serve solo a produrre una piccola quota (il 13%) dell’energia elettrica per il resto si continuerà comunque a usare in gran parte petrolio o altri combustibili fossili fortemente climalteranti.

Comunque il Nucleare in Italia utilizzerà una tecnologia moderna!


Userà una tecnologia obsoleta che risale agli anni 60. I miglioramenti ottenuti sono solo marginali: sono miglioramenti ingegneristici, che non apportano innovazioni radicali alla fisica del reattore, non risolvendo di fatto i problemi ancora aperti del nucleare (sicurezza, resistenza alla proliferazione nucleare, smaltimento delle scorie…).



L’Italia possiede il know-how per la costruzione e la gestione delle centrali nucleari ...


I costi per riattivare le centrali in Italia sarebbero enormi, dato che non esistono società e specialisti del settore. Per riattivare le centrali in Italia bisogna quindi rivolgersi all'estero ad esempio in Francia dove esistono oltre 50 centrali nucleari. Saremmo costretti ad acquisire materiale e manodopera specializzata dalla Francia o da altri paesi.


Le nuove centrali producono piccole quantità le scorie ...

Lo smaltimento delle scorie a basso livello di radioattività (prima categoria con decadimento in alcune decine di anni) è un problema ancora contenuto ( ma teniamo presente che nel nostro Paese le Regioni oltre a non volere le centrali non vogliono GIUSTAMENTE nemmeno le scorie), mentre lo smaltimento di scorie di media/seconda categoria (decadimento in centinaia di anni) e soprattutto di alta/terza categoria (decadimento in centinaia di migliaia di anni) è e rimane ancora un grande problema non risolto. Tutti i depositi geologici si stanno dimostrando assolutamente pericolosi e inadeguati. Come il deposito dello Yucca Mountain, negli USA o alcune miniere di salgemma in Germania. Ricordo il recente inquinamento proveniente da un deposito geologico di scorie nucleari della Bassa Sassonia che sta costringendo i tedeschi a probabili drastiche misure di smantellamento!! Altri metodi sono ancora a livello di studio e necessitano ancora un tempo non facilmente prevedibile.



Le nuove centrali sono ipersicure ..

L'Italia è un territorio fortemente sismico, i rischi di disastri simili a quelli avvenuti in Giappone sono elevati, perciò si deve definitivamente riconoscere che avere delle centrali (già di per sè pericolose) in un territorio instabile non è la strada da percorrere. A questo si aggiunga il fatto che questi impianti sono economicamente sconvenienti e che i loro costi verrebbero fatti pagare ai cittadini. Come per gli inceneritori infatti( che costano un decimo di una centrale nucleare ) nessun imprenditore o cordata di imprenditori vi investirebbe senza aiuti pubblici.


Allora spiegami come facciamo a raggiungere la vera indipendenza energetica in Italia e come possiamo fare per ridurre l’ emissione dei gas che alterano il clima!


Possiamo raggiungere l’indipendenza energetica non attraverso il nucleare che dipende dal reperimento dell’uranio (una risorsa limitata) ma investendo nelle energie rinnovabili.  Ma attenzione agli inganni non tutte quelle che in tempi recenti hanno fatto registrare un grande diffusione possono essere considerate sostenibili.  Non lo sono per esempio l' eolico ne avevamo parlato qui   http://comitatispezzini.blogspot.it/2009/01/associazione-comitati-spezzini-la.html  e le biomasse. La combustione delle biomasse non pone solo il problema della CO2 ( astruso le considerazioni che si fanno sul bilancio zero ) ma anche quello della areodispersione in atmosfera di una quota rilevante di inquinanti persistenti come le diossine, i furani, la formaldeide, il benzene ed altri COV. Allora non resta che il sole che si trova ovunque intorno a noi e non ha alcun costo; ha un costo catturarlo e utilizzarlo ma non è certo paragonabile a quello che richiede il nucleare, specie dopo il suo ciclo di vita(un impianto nucleare dopo che ha finito di produrre corrente ha necessità di una costante manutenzione, dello smaltimento delle scorie e della bonifica del sito). Per il cittadino inoltre è più utile investire risorse nella ricerca ora, anche per dare una risposta alla crisi del sistema paese peraltro  con l' alettante prospettiva di migliorare la propria qualità di vita. Solo un sistema basato su efficienza, risparmio energetico e rinnovabili rappresenta la vera svolta per il Paese :

qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione ( anche se non proprio correttamente) ma quel qualcosa ci dice che abbandonare i fossili ed il nucleare è possibile e che la teoria del Mix energetico è solo una scusa per continuare a farne uso. Recentemente per rispondere al problema degli impatti della filiera del solare  la Ricerca ha dato vita in Puglia al cosiddetto fotovoltaico organico o metallo organico più economico, totalmente integrabile nell' ambiente e nelle strutture, e 100 % riciclabile.  http://www.tekneco.it/energia/fotovoltaico-organico-lecce-tra-i-pionieri/ 

 Nel panorama delle fonti 100% green risulta molto promettente anche il mareomotrice ( nelle sue diverse tipologie),

energia idroelettrica, energia dal mare

Energia marina

e l' eolico d' alta quota ( kitegen ).

YouTube - Kite Gen Energia dagli aquiloni Wind Generator

giovedì 12 maggio 2011

PANIGAGLIA: PER TRE VOLTE ABBIAMO RISCHIATO DI SALTARE IN ARIA





...un articolo del genere avrebbe dovuto avere ben altro riscontro invece tutto sommato ha occupato uno spazio piuttosto misero .. sicuramente inferiore a quello concesso a Balestrino sindacalista della Uil Cem. Balestrino, pochi giorni orsono- ha dichiarato che a Panigaglia non si sono mai avuti incidenti e che il terminal è più ...che sicuro .. non solo nell' occasione ha rilanciato l' ampliamento .!. vorrei sapere che ha da dire oggi questo signore .!.






Il rapporto della Sicurfire è stato inoltrato agli Enti Locali ed ai Sindacati ... quindi costui o non l' ha letto (e quindi è meglio che smetta di fare sindacato) oppure l'ha letto ed è intervenuto per tenere botta, sapendo che prima o dopo sarebbe "fuoriuscito" da qualche ufficio comunale ... Comunque da meditare il fatto che gli Enti Locali non l' abbiamo reso noto alle Comunità ..!.. oltre tutto si dichiarano contrari all' ampliamento .!..

lunedì 9 maggio 2011

DATI PORTA A PORTA QUARTIERI DI LEVANTE GENNAIO - APRILE 2011

COMMENTO SUI DATI PORTA A PORTA NEL LEVANTE





Partiamo dal totale dei rifiuti ritirati nelle prime 13 settimane del 2011: ammonta a 1530,305 tonnellate. Se divido per 13 e moltiplico per 48 DOVREI ottenere la quantità di RSU che VERREBBERO prodotte dai 16 mila abitanti interessati dal PaP nei quartieri di Levante 5650.3 Tonnellate/anno.

Nella nostra città vengono prodotte (95000X0.576)= 54720 tonnellate/a. Ora .. se divido:
95000 (gli abitanti della Spezia) per 16000 ( gli abitanti del Levante- 1° fase) ottengo 6 che equivale al numero di "fasi" necessarie per estendere il PaP a tutto il territorio comunale.

Da qui al 31.12.2012 mancano 19 mesi, pertanto le suddette fasi dovranno essere di 3 (tre) mesi .. l' accordo con il Conai quindi è già saltato! Ma a parte questo vediamo se almeno i conti tornano ... moltiplicando 5650.3 X6 ( le fasi) ottengo 33901.8 ton./a.

Sottraendo 33901.8 ton. a 54720 ton. conseguo il dato di 20818.2 ton. su scala comunale ... se lo divido x6 ( le fasi ) ovvero mi riferisco a 16000 abitanti, ho circa 3470 tonnellate. Ancora .. se divido questa quantità per 48 e poi la moltiplico per 13 trovo la quantità di 939.7 tonnellate che sono i rifiuti "spariti" nel Levante da gennaio alla prima settimana di aprile.
Ovvero i rifiuti ( o frazioni di essi .. si spera ) conferiti dagli utenti laddove ancora vi sono i cassonetti stradali. I dati presentati da Amorfini ( capo servizio igiene ambiente del Comune della Spezia) non sono quindi per nulla significativi in quanto si riferiscono a 1530.3 tonnellate ritirate, non al totale realmente prodotto nell' area PaP che sarà ( 1530.8 + 939.7 ) di 2470.5 ton.

Il 64.5 % di raccolta differenziata dichiarato dall' assessore Ruocco nel Levante è quindi fasullo anche perchè -come vedete nel secondo prospetto- vi è un 26.78 % di materiale estraneo collocato nel Multimateriale, un 6.35 % nella carta ed infine un 0.89 % ( che secondo me è sottostimato ) nell' organico.

Richiamo l' attenzione anche sulle percentuali di organico alimentare e verde ( totale 35% del peso del RESIDUO) rinvenuto appunto nel residuo. Sono ( 448,435 ton :100X35) = 157 ton. che vanno ad aggiungersi alle 511.3 ton ( sottostimate ) e danno 688.25 per 13 settimane. Il dato reale dell' organico su scala comunale deve quindi superare il 33.41% dichiarato nel riquadro delle percentuali ( già molto alto ) e pertanto la necessità di disporre di un nuovo impianto per il compostaggio diventa ancora più incombente ..

domenica 8 maggio 2011

COMITATI:SI AL CANALE SCOLMATORE




L' UNICA ASSOCIAZIONE CHE HA VOTATO CONTRO GLI ARGINI
NEL CONSIGLIO DEL PARCO E' STATA ITALIANOSTRA

POSIZIONE DEI COMITATI SUL BIOARROW





Il primo impianto commerciale ArrowBio, operativo dal Dicembre 2003 si trova nei pressi di Tel Aviv in Israele.

Dal 2008 é operativo anche un impianto ArrowBio vicino a Sydney in Australia.

In ITALIA ? NEANCHE UNO ! Per fortuna .. vediamo perchè:


Prima questione:

come avevo già detto qualche tempo fa, l' arrowbio riceve l' indifferenziato ( fatto molto negativo perchè con un impianto così resterai sempre basso con la raccolta differenziata).

Seconda questione:

dal processo esita un " digestato " che se voglio avere qualche probabilità di poterlo utilizzare come fertilizzante devo sottoporlo ad un ulteriore processo aerobico ( allungando la filiera) poi a seconda dei parametri che riscontrerò a valle di tale processo potrò considerarlo compost o un qualcosa da avviare a smaltimento.



Terza questione: delle plastiche che ne faccio ? Io vorrei vedere se sono davvero riutilizzabili ( dopo il bagnetto in acqua insieme agli altri rifiuti .. ) e comunque se lo dovessero essere, dovrò comunque sottoporle ad un nuovo processo non molto diverso dall' estrusione..... e allora tanto vale puntare su Riduzione-Riuso-Riciclo ( +Vedelago )- Ricerca ..



Quarta questione: produce biogas che naturalmente può accedere alle sovvenzioni perchè considerato fonte rinnovabile.. pertanto se per qualche ragione questi impianti prendessero campo in Italia si finirebbe per incentivare un' opzione destinata a far segnare il passo alla differenziata. Ciò sarebbe ancor più vero per la nostra provincia ( monte rifiuti 130 mila ton/a ) vista la taglia standard dei bioarrow ( 80-100 mila ton/a ).