PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

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PER NOI E' STATO E SARA' SEMPRE UN DISASTRO AMBIENTALE

martedì 7 ottobre 2014

GLI SQUILIBRI IDROGEOLOGICI DEL FIUME MAGRA


 

 

Ogni comunità colpita da alluvioni  ha  il  diritto di essere messa in sicurezza,  ovviamente con gli interventi che suggeriscono le autorità tecniche non la politica. E’ stata la politica a dire l’ ultima parola sugli interventi da fare sulle sponde del Magra:
 
Argini  T200 sino al ponte della Colombiera, una golena tra il Ponte stesso ed il Bettigna in un’ area parzialmente abitata (come mai sul resto del fiume si tende ad avanzare a scapito dell’ alveo e qui no ?), ed argini T30 con rialzo dalla Bettigna alla foce su entrambe le sponde. 

Il Canale Scolmatore che era una delle opzioni messe in campo dall’ Autorità di Bacino (in grado di mitigare e forse anche evitare le impattanti opere oggi in corso di attuazione a Fiumaretta e Bocca di Magra) venne cassato perché ritenuto "devastante".

Noi crediamo che anche sul tracciato delle linee di riassetto idrogeologico vi siano state forti pressioni della politica. Il caso Fornola è emblematico, gli argini T 200 dovevano essere disegnati più all’ interno. Ma se così fosse stato molte delle attività operanti sulla sponda destra in quel quadrante, oggi non esisterebbero. A questo link un esempio >
http://comitatispezzini.blogspot.it/2012/02/ancora-sui-tagli-sevaggi-nell-alveo-del.html


 In questi giorni i colossali lavori che si stanno svolgendo sotto i ponti ferroviari ci confermano che i criteri di gestione di questi ambiti naturali altamente sensibili non è mutata. Pare proprio che il rialzo della sponda  sia il presupposto per la realizzazione delle opere connesse al doppio svincolo autostradale. Tale infrastruttura, del resto, pur in parte non conforme alle previsioni del PAI, è stata inserita nel preliminare del Puc di Vezzano.

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