PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE
PER NOI E' STATO E SARA' SEMPRE UN DISASTRO AMBIENTALE

sabato 14 aprile 2012

ASSEMBLEA DEL 12.4.2012 IN VALDURASCA

Giovedì sera alle ore 21 presso l' Hotel Schiffini di Marinasco si è svolta un' importante assemblea pubblica avente all' ordine del giorno il futuro della discarica di Vallescura.



All' incontro i pur invitati Provincia e Comune della Spezia non si sono presentati. La Valdurasca e non solo, voleva sapere quanto c' è di vero nelle voci circolate in questi ultimi giorni di un quasi certo inserimento dell' ex impianto per rifiuti urbani e speciali nel Piano Industriale di Acam. Stiamo parlando di una discarica coltivata negli anni 80-90 dai soliti noti (*), situata sul confine tra i comuni di Riccò del Golfo e Follo. Qualcuno ha giurato di essere stato informato di un suo nuovo e prossimo ampliamento.

E QUEL QUALCUNO DICEVA IL VERO: LEGGETE CHE COSA DICE L'ASSESSORE ALL' AMBIENTE DELLA PROVINCIA GIOVANNI DESTRI NEL SOTTOSTANTE ARTICOLO








IMMAGINE SAT DELLA DISCARICA DI VALLESCURA










Tale ipotesi, sempre secondo indiscrezioni, sarebbe motivata dalla sopraggiunta indisponibilità dell' ex cava di serpentino dei fratelli Viti situata in loc. Gravegnana ( Rocchetta Vara ) e dell' ex discarica per rifiuti speciali di Saturnia. Entrambe erano state inserite dal Piano Provinciale dei Rifiuti ( in seguito PPR) in un primo elenco di 14 siti idonei ad ospitare la discarica di servizio o l' impianto TMB realizzato poi a Saliceti nel comune di Vezzano Ligure.

L' elenco venne poi scremato, rimasero Rocchetta e Le Gronde(comune di Deiva Marina). .. Saturnia venne esclusa per l' opposizione della Giunta Pagano per poi rientrare con la Giunta Federici. Per problemi economici e logistici venne successivamente depennata anche Le Gronde.




L' ex cava di Rocchetta Vara pare nel contempo aver esaurito la propria capacità. Ricordiamo che in seguito all' alluvione dello scorso 25 ottobre, vi è stata conferita un' imprecisata quantità di fanghi e detriti e che negli ultimi anni la Proprietà vi ha recapitato del materiale di risulta proveniente da alcuni frantoi. Il Comitato di Valdurasca crede che ciò non corrisponda al vero e si è riproposto di chiedere dati ufficiali circa la volumetria disponibile.




L' ex discarica di Saturnia, compresa nel Sito Nazionale di Pitelli, non sarà disponibile in tempi certi in quanto deve essere ancora caratterizzata ed eventualmente bonificata. Espletati questi passaggi potrà poi essere svincolata dal Ministero dell' Ambiente. La popolazione del Levante spezzino però, avendo patito i ben noti disagi, è ferocemente contraria a qualsiasi utilizzo legato allo smaltimento di rifiuti.

SATURNIA NEGLI ANNI


MAPPA CRITICITA' AREA DI PITELLI-GOLFO




Vi è inoltre da rilevare che entrambi i siti -a differenza di Vallescura- sono proprietà private e quindi per poterli utilizzare si devono prima espropriare. Su Saturnia grava anche una pesante ipoteca bancaria. Le volumetrie che si pensava di impegnare ( vedi PPR ) supererebbero abbondantemente i 100 mila mc e pertanto l' iter amministrativo che si dovrebbe attivare comporterebbe anche l' applicazione della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) ai sensi del comma u allegato 2 della L.R. 38/98 http://www.masterambiente.unimi.it/1024/materiali/lrliguria30dicembre1998n38.htm

Ovvio che la VIA si dovrebbe istruire anche nel caso in cui davvero si decidesse di ampliare Vallescura, scenario tuttavia non previsto dal PPR che invece riporta un' altra possibilità: quella di conferire materiale biostabilizzato in cave dismesse e discariche esaurite con la finalità del ripristino ambientale (SIC !).

L' impianto di Vallescura rientra pertanto in quest' ultima fattispecie e in ragione di ciò la Provincia ha scelto -in mancanza di altri siti- di utilizzarlo per conferirvi al massimo per i prossimi 15 mesi circa 20 mila tonn. di F.O.S. frazione organico stabilizzata. Ciò è risultato fattibile in seguito alla mineralizzazione dei rifiuti quivi conferiti, fenomeno che ha prodotto nuovi spazi e richiesto interventi di regimazione delle acque meteoriche.

In un primo momento -giustamente- i residenti della Valdurasca hanno rigettato tale progetto mai poi nella speranza di veder chiusa definitivamente la discarica l' hanno accettato pretendendo però di poter seguire le operazioni di conferimento senza limitazione alcuna e di siglare un accordo con gli Enti Locali (garante il Prefetto) che ne stabilisce durata e modalità.



Questi gli elementi emersi a fatica durante il dibattito, causa un certo nervosismo che ha caratterizzato il pubblico evento. A conferma di ciò anche la contrarietà di un paio di valligiani che si sono lamentati della stessa presenza del sottoscritto e di alcuni appartenenti al Circolo Binazzi.

Il messaggio che abbiamo cercato di far passare è che l' ipotesi di un prossimo ampliamento di Vallescura ma anche l' attuale utilizzo, altro non sono che il frutto dell' incapacità dei Soggetti Preposti di estendere il Porta a Porta a tutto l' urbano provinciale e di portare la raccolta differenziata almeno ai livelli disposti dalla normativa nazionale.

La normativa nazionale è il testo unico ambientale (D.lgs. 152/2006) che al' art. 205 impone l' obbligo ai Comuni di raggiungere entro quest' anno ( il 2012) il 65% di raccolta differenziata. Com' è ormai noto tale percentuale risulta pressochè inarrivabile con la raccolta stradale, solitamente con questa modalità non si supera mai il 25 %. Rispettare gli obblighi di legge permetterebbe già di risolvere il problema della discarica di servizio > quel 65% < infatti, è comprensivo della matrice organica che, se separata dalle altre frazioni, potrebbe diventare Compost commercializzabile e non FOS di cui pagarne lo smaltimento, sia in termini economici che ambientali.

Tale assunto è stato più o meno accettato e compreso da tutti ma si fatica a ritenerlo una soluzione al problema del possibile ampliamento di Vallescura che potrebbe concretizzarsi una volta scoppiata l' emergenza e già ora delinearsi con l' approvazione del Piano Industriale di Acam.

Su questo punto ha avuto inizialmente buon gioco il sindaco di Follo che, a parte alcune imprecisioni, ha potuto dettare una linea da seguire: ogni comprensorio avente a disposizione un sito adatto allo smaltimento, deve tra 15 mesi fare la sua parte. "Rocchetta Vara, Saturnia, Carro si tengano dunque pronte a far fronte ai conferimenti ..!.."

Era quello che alcuni presenti in sala volevano sentire .. specie coloro che prima dell' intervento del sindaco follese avevano ricordato che Saturnia esiste e sta nel PPR .. Peccato però che anche dalle parti di Saturnia si ritiene d' aver fatto la propria parte ..

Altrettanto netta ma sicuramente più cinica la posizione del Sindaco di Riccò del Golfo che senza ritegno alcuno, si è augurato la rapida deperimetrazione dell' ex discarica di Pagliari dal SIN di Pitelli.

MAPPA SIN DI PITELLI




La politica ancora una volta si è mostrata unicamente preoccupata di conservare il consenso o di perderne il meno possibile. Da parte mia però devo confessare di non serbare per i due sindaci un particolare risentimento, essi come tanti altri amministratori sono il prodotto dell' opportunismo e del disimpegno sociale, civico e politico di gran parte dei cittadini ... non sto parlando solo di una valle, ovviamente.!

Arriverà il giorno in cui avremo e saremo solo tante Val di Susa?

Una cosa è certa: solo cessando di delegare la situazione potrà migliorare. Più è messa al bando la delega, maggiori saranno l' autonomia ed il potere decisionale di chi abita un territorio. Ed è assurdo rinviare sempre il momento di farlo .. Oltre che l'etica ce lo impone anche il particolare momento che stiamo vivendo. L' astio verso la politica unitamente al desiderio di non subire più gli effetti di scelte fideistiche è stato espresso in sala in più di un'occasione ..

Peralro non è che gli stimoli per l' avvio di un nuovo corso siano venuti meno: la devastazione ambientale determinata dalla cattiva gestione dei rifiuti è stata immensa( come dimostrano le immagini di questo post ), ma ancora non si è arrestata e si continua deliberatamente a speculare in danno ai cittadini. Non a caso durante l' assemblea ho portato ad esempio l' impianto TMB di Saliceti che è poi quello da cui risulta la F.O.S. galeotta. Una macchina costosissima sia in termini energetici ( consuma 3 MW/H quasi in continuo ) che in termini pratici giacchè trasforma materia riutilizzabile in rifiuti speciali.

Era cosa arcinota di cui i Comitati Spezzini hanno riferito costantemente, eppure dopo una lunga battaglia legale, all' inaugurazione di questo polo per il trattamento del "tal quale", a protestare eravamo rimasti in dieci ..!.. Oggi però tutti dobbiamo pagare in bolletta le conseguenze .. e non solo in bolletta anche ambientamente.

Conoscere ed interessarsi a questi temi è il passo iniziale verso il cambiamento: per esempio oggi è importante sapere che con l' approvazione del DL 148/2011 il governo Berlusconi ha imposto l' obbligo ma questa volta senza scadenze, di mettere a gara quote azionarie delle società che hanno in capo la gestione di servizi come rifiuti e gas. Per questo l' aggregazione con la multiutility Hera è saltata..

Ebbene .. scollinate le elezioni le gare avranno luogo e ciò avverrà indipendentemente dalla sopravvivenza di Acam. Si presenteranno i ben noti colossi quotati in borsa( IREN -HERA ect. ) i quali rispondendo prioritariamente a logiche di economicità e profitto non guarderanno certo alle pratiche virtuose qual' è per esempio -perchè conveniente per i Cittadini - il Riciclo Totale. Comitati Spezzini da anni manifesta la propria contrarietà nei confronti del gigantismo nella gestione dei servizi ed in alternativa, il proprio favore a piccoli consorzi comunali controllati direttamente dalle Comunità.

Una nota positiva al netto delle buone e cattive nozioni impartite nel corso dell' incontro

E' stato possibile stabilire un contatto con il locale Comitato con il quale si è convenuto di verificare quale siano la forza giuridica e l' efficacia del già citato accordo rispetto a nuove forzature imposte dall' emergenza e dalla crisi ACAM.

Si è inoltre valutata l' opportunità di organizzare a breve termine, un nuovo e si spera partecipato evento in una sala cittadina.


(*)stralcio tratto da atti della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sui Rifiuti 13° Legislatura ... Orazio Duvia, citato quale protagonista della vicenda di Pitelli, ha già patteggiato due condanne (insieme a Guido Bernacca, Natalino Rebecchi, Rinaldo Zona, Giancarlo Motta e Antonio Andreani) per la gestione della discarica di Vallescura. Le condanne sono state inflitte dalla pretura di La Spezia nel 1993 e nel 1994. A seguito di queste, va sottolineato, nessuna pubblica amministrazione ha ritenuto di dover intervenire nei confronti dei condannati, che hanno continuato ad operare nel settore.

http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/doc/xxiii/013/d030.htm

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