VOLPI E LA TENUTA DI MARINELLA
La notizia riportata in questi ultimi giorni dalle cronache locali in
merito al progetto per la costruzione di un nuovo centro sportivo finanziato da
Gabriele Volpi all' interno del comprensorio della fattoria di Marinella provoca
rigetto e rabbia. Rabbia soprattutto perchè la proposta viene dalla politica
non dall' imprenditore.
ecco quale potrebbe essere la dimensione del territorio occupato !
Questa nuova brutta pensata è l' ennesima prova che non vi è alcun
interesse a fermare il consumo di territorio e a tutelare le ultime aree ancora
non devastate dalla speculazione.
Dopo l'assalto portato negli anni 70 che ha visto la costruzione lungo la
litoranea di numerosi palazzi si intende nuovamente sottrarre spazio ad un
contesto di alto pregio ambientale e storico. Verrà colato altro
cemento, verranno realizzerati campi di calcio che richiederanno concimi
chimici ed acqua, verrà tombato un fondo agricolo per nuovi parcheggi.
Ci domandiamo perchè una cosa che ancora vive deve essere sacrificata per
una filiera, quella del pallone che se vogliamo dirla tutta troviamo superflua
e povera soprattutto sotto l' aspetto culturale.! E' saggio privarci di una
cosa preziosa per un' altra di cui possiamo fare a meno ?
Ma vi è un' ulteriore ragione di fastidio: ancora una volta i cittadini non
sono stati interpellati. Per questo progetto sarà necessaria una variante al PRG
di Sarzana ( ancora! ) per dare una nuova destinazione d' uso ad un fondo
agricolo di circa 130 mila mq. Trattandosi di variante al piano
regolatore dovrebbe essere applicata la VAS. Successivamente anche la
VIA: stiamo parlando di un' opera che impegna oltre 5 ettari di suolo, si veda
la L.R. 38/98 ex lettera 10a dell' allegato III alla legge regionale sulla
VIA.
Ovvio che questa progettazione a lotti ostacola ciò che invece sarebbe il
criterio più opportuno da adottare in un caso come questo ovvero una
pianificazione che riguardi tutta l' estensione agricola in capo all' MPS. E
questo temiamo non sia che l' inizio: la crisi ha fermato lo sciagurato
Masterplan 2007 di Marinella ma ecco che si ripiega in una vendita frazionata
che potrebbe portare a risultati ugualmente negativi.
Come Associazioni ci auguriamo che le Comunità sappiano reagire e ci diano
immediato sostegno in quello che si preannuncia già come un contenzioso lungo e
difficile, siamo convinti infatti che i governi locali non molleranno facilmente
la presa ed ancora una volta ci accuseranno di "dire sempre no", di "fermare lo
sviluppo", di non "fornire mai alternative".
Sin da ora rimandiamo al mittente questi logori appunti, chi si batte
contro il consumo di suolo non accetta nuove occupazioni se non strettamente
necessario ma non per questo lo si può definire incapace di far proposte. Come
in altre occasioni una proposta saremmo in grado di farla per conoscerla
sarebbe sufficiente consultarci.
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