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giovedì 13 febbraio 2014

>>>>>  da CDSNEWS LA SPEZIA
 
 
 
Confermato il sequestro della discarica di Pietralba

Val di Magra - Il Tribunale della Spezia, pronunciandosi sulle istanze di riesame del decreto di sequestro preventivo del gip e del provvedimento di perquisizione e sequestro emesso dal pm, ha confermato il sequestro, operato da personale del Corpo forestale dello Stato dell’area in località Pietralba di Arcola nella quale era stata illecitamente realizzata una discarica di rifiuti.

Con ampia motivazione, il Tribunale ha integralmente confermato l’impianto accusatorio delineato dal pubblico ministero, valutando favorevolmente gli elementi indiziari, tra i quali i rapporti contrattuali e i pagamenti intervenuti tra le società conferenti i rifiuti, quelle che li smaltivano nell’area e i proprietari dell’area stessa, raccolti in sede di indagine da parte del personale del comando stazione della Forestale della Spezia.

Tali elementi, pertanto, sono stati ritenuti idonei a far sussistere il cosiddetto fumus commissi delicti, attribuibile agli indagati relativamente ai reati di realizzazione e gestione di discarica abusiva, di realizzazione di opere urbanistico-edilizie in difformità dagli elaborati progettuali e di realizzazione di lavori, in area paesaggisticamente vincolata, in totale difformità dall’autorizzazione richiesta.

La Guardia forestale ricorda, al riguardo, che l’area in questione, al fine di poter operare il conferimento illecito, era stata oggetto di un cambio di destinazione del suolo, da boschivo ad oliveto, così da poter essere trasformata e rimodellata, apparentemente con tutte le autorizzazioni del caso, utilizzando i rifiuti che sarebbero stati poi coperti e occultati da un oliveto.
Nella relativa istanza urbanistico-edilizia, i richiedenti si erano premurati di chiedere di poter utilizzare una minima quantità dei rifiuti in questione per realizzare la viabilità di accesso all’oliveto, così da giustificare anche il trasporto dei rifiuti stessi verso l’area interessata dai lavori.
Giovedì 13 febbraio 2014
 
 
 
COMMENTO ALL' ARTICOLO
 
ovvio che se nel 2006 avessero affidato l' indagine alla persona adatta (.....omissis)  ed avessero fatto fare le analisi a quello che vedete nella foto                                           >>>>>>>
  ( allegata da Comitati Spezzini al proprio esposto in Procura) l' ulteriore scempio di cui informa CdsNews ce lo saremmo risparmiato .!.

 Invece no .. hanno testato la terra di riporto anziché il materiale sversato .. risultato?   >Nulla di non conforme<  e quindi ancora una volta venimmo giudicati come dei visionari ...
 
 
 
 
 
 

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