PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

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domenica 18 dicembre 2011

NUOVE CONSIERAZIONI SUI REFERENDUM

Tempo fa dissi che il referendum sull’ acqua -con buona pace di chi lo sosteneva lealmente o pelosamente- non avrebbe ripubblicizzato alcunché. Nonostante ciò, come ho dichiarato più volte, spinto soprattutto dalla mia avversione al nucleare, mi sono recato alle urne ( fatto insolito per me ) e ho votato 4 SI.

Da taluno mi viene ora “fatto osservare” che la mia convinzione era sbagliata .. (restiamo in termini eufemistici). Tale assunto sarebbe da ricondurre alla recente notizia dell’ intenzione da parte di ACAM di scorporare il SII ( servizio idrico integrato ). Scorporarlo dall’ Azienda Speciale che attualmente lo gestisce, per porlo insieme alle Reti e circa 125 milioni di euro di debiti (secondo il Pres. Garbini interamente contratti per investimenti ), in capo ai Comuni. Ah dimenticavo .!.. insieme a tutto questo alle municipalità andrebbe anche un certo numero di dipendenti … mi chiedo quanti…!.. Mi chiedo anche chi sarà il presidente della nuova società, quanti saranno i consiglieri e quanto saranno pagati …

Intanto cominciamo col dire che la vittoria dei SI ha eliminato l’ obbligo e le famigerate scadenze del 2013 del 2015 di mettere a gara le azioni delle società di servizi ( pubbliche e miste )

http://www.aggiornamentisociali.it/download/1103fantini.pdf

…. non di mettere a gara le stesse !! Se un Ente pubblico o semi pubblico di servizi volesse farlo, nessuno glielo vieterebbe: non sono obbligato ma lo faccio lo stesso ( è confermato più avanti ) … perché ? perché sono pieno di debiti e ho bisogno di capitali ..!..

Poi butto lì la seguente domanda: la vittoria del SI ha obbligato -che ne so- la toscana Pubblicacqua, la ligure piemontese Iren o l’ emilromagnola Hera ( solo per citare i giganti a noi geograficamente più vicini) a scorporare il servizio idrico ? No assolutamente ..!.. quando mai ?

Restando però a casa nostra osservo che, sempre ammesso che lo scorporo ci sarà, servizi come gas e rifiuti andrebbero a gara ….alla faccia dell’ abrogazione dell’ art. 23 bis.!!...

http://it.wikipedia.org/wiki/Referendum_abrogativi_del_2011_in_Italia#Primo_quesito

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Norme%20e%20Tributi/2008/manovra-economica/provvedimento/023-bis.shtml

Le fusioni come abbiamo visto per effetto della 138/11 sono state messe al bando.

http://comitatispezzini.blogspot.com/2011/12/la-legge-che-blocca-la-fusione-acam.html


Ma comunque o con le fusioni o con le gare il privato entra sempre nella gestione dei servizi pubblici ..

Allora che andiamo dicendo ? Il sottoscritto cosi come i comitati campani, milanesi e torinesi ( che facevano parte del Movimento per l’ Acqua Pubblica ) avevano detto cose inesatte ? Mi pare proprio di no…

Non di meno confermo quelle che sono le mie perplessità in merito allo scorporo da Acam del Servizio Idrico Integrato … se un’ importante entrata come le bollette dell’ acqua ( 45 milioni di euro ) venisse sottratta ai bilanci in rosso ( 3 anni ) dell’ azienda commissariata di Via Picco, che cosa può spingere un gruppo come Hera o Iren a venire a La Spezia per prendersi almeno 800 dipendenti, circa 250 milioni di debiti, un ciclo dei rifiuti aperto? il business del gas ?

Certo la direzione provinciale pidina questa domanda se la sarà fatta come anche le banche creditrici ..!… come finirà ? .. secondo me lo sapremo solo dopo le amministrative di primavera. ..
Per intanto sosteniamo ancora una volta la legge d’ iniziativa popolare che vuole la costituzione di Enti di diritto pubblico per la gestione dei servizi e la necessità di disporre di strumenti finanziari speciali per la risoluzione della crisi di Acam.

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