PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

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venerdì 13 maggio 2011

NUCLEARE: LE RAGIONI DEL NO



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I sostenitori del nucleare per avvalorare le proprie tesi ripetono come un mantra che la Francia possiede alcune centrali vicine al confine con l' Italia ( l' argomentazione, per livello intelletuale, assomiglia un pò a quella del famigerato inceneritore di Montecarlo "buono " perchè situato nel bel mezzo della cittadina) e quindi sarebbe da idioti continuare a non usare l' atomo per timore di incidenti se già rischiamo ogni giorno ... aprite questo link

Francia: ultime notizie su Combustibile Nucleare

sarete in grado di "seppellire" i malcapitati nuclearisti con argomentazioni che non ammetteranno repliche !!!

Di seguito allarghiamo il contradditorio su altri temi che riguardano il nucleare


Il Nucleare è necessario perché favorisce l’indipendenza energetica ..!.


Il ritorno al nucleare non ci permetterebbe di fare neppure un passo verso l’indipendenza energetica. Infatti, l’Italia deve importare quasi tutto il petrolio,
il metano e il carbone che consuma, e dovrebbe importare tutto l’uranio necessario a far funzionare le centrali. Questo ci renderebbe schiavi delle fluttuazioni del mercato dell’Uranio. Inoltre L’Uranio è una fonte limitata ed esauribile, come le fonti fossili (carbone, petrolio, gas), perciò rivolgersi al nucleare per pensare di risolvere il fabbisogno energetico vuol dire solo rimandare il problema e non risolverlo, addossandoci una gran mole di differenti e ulteriori problemi. Infatti secondo alcune stime le risorse di Uranio saranno sufficienti solo per i prossimi 50-70 anni.



... e allora come la mettiamo con il riscaldamento globale? Ammetterai che almeno per contrastare il riscaldamento globale serve il Nucleare!

Dato che il nucleare oggi è marginale come fonte primaria, contribuisce infatti solo al 2% dei consumi totali di energia continuerà ad esserlo nei prossimi decenni, quindi non può certo risolvere i problemi urgenti sul cambiamento climatico e sull’energia. Inoltre non riduce il consumo di combustibili fossili, in quanto, dato che l’energia nucleare serve solo a produrre una piccola quota (il 13%) dell’energia elettrica per il resto si continuerà comunque a usare in gran parte petrolio o altri combustibili fossili fortemente climalteranti.

Comunque il Nucleare in Italia utilizzerà una tecnologia moderna!


Userà una tecnologia obsoleta che risale agli anni 60. I miglioramenti ottenuti sono solo marginali: sono miglioramenti ingegneristici, che non apportano innovazioni radicali alla fisica del reattore, non risolvendo di fatto i problemi ancora aperti del nucleare (sicurezza, resistenza alla proliferazione nucleare, smaltimento delle scorie…).



L’Italia possiede il know-how per la costruzione e la gestione delle centrali nucleari ...


I costi per riattivare le centrali in Italia sarebbero enormi, dato che non esistono società e specialisti del settore. Per riattivare le centrali in Italia bisogna quindi rivolgersi all'estero ad esempio in Francia dove esistono oltre 50 centrali nucleari. Saremmo costretti ad acquisire materiale e manodopera specializzata dalla Francia o da altri paesi.


Le nuove centrali producono piccole quantità le scorie ...

Lo smaltimento delle scorie a basso livello di radioattività (prima categoria con decadimento in alcune decine di anni) è un problema ancora contenuto ( ma teniamo presente che nel nostro Paese le Regioni oltre a non volere le centrali non vogliono GIUSTAMENTE nemmeno le scorie), mentre lo smaltimento di scorie di media/seconda categoria (decadimento in centinaia di anni) e soprattutto di alta/terza categoria (decadimento in centinaia di migliaia di anni) è e rimane ancora un grande problema non risolto. Tutti i depositi geologici si stanno dimostrando assolutamente pericolosi e inadeguati. Come il deposito dello Yucca Mountain, negli USA o alcune miniere di salgemma in Germania. Ricordo il recente inquinamento proveniente da un deposito geologico di scorie nucleari della Bassa Sassonia che sta costringendo i tedeschi a probabili drastiche misure di smantellamento!! Altri metodi sono ancora a livello di studio e necessitano ancora un tempo non facilmente prevedibile.



Le nuove centrali sono ipersicure ..

L'Italia è un territorio fortemente sismico, i rischi di disastri simili a quelli avvenuti in Giappone sono elevati, perciò si deve definitivamente riconoscere che avere delle centrali (già di per sè pericolose) in un territorio instabile non è la strada da percorrere. A questo si aggiunga il fatto che questi impianti sono economicamente sconvenienti e che i loro costi verrebbero fatti pagare ai cittadini. Come per gli inceneritori infatti( che costano un decimo di una centrale nucleare ) nessun imprenditore o cordata di imprenditori vi investirebbe senza aiuti pubblici.


Allora spiegami come facciamo a raggiungere la vera indipendenza energetica in Italia e come possiamo fare per ridurre l’ emissione dei gas che alterano il clima!


Possiamo raggiungere l’indipendenza energetica non attraverso il nucleare che dipende dal reperimento dell’uranio (una risorsa limitata) ma investendo nelle energie rinnovabili.  Ma attenzione agli inganni non tutte quelle che in tempi recenti hanno fatto registrare un grande diffusione possono essere considerate sostenibili.  Non lo sono per esempio l' eolico ne avevamo parlato qui   http://comitatispezzini.blogspot.it/2009/01/associazione-comitati-spezzini-la.html  e le biomasse. La combustione delle biomasse non pone solo il problema della CO2 ( astruso le considerazioni che si fanno sul bilancio zero ) ma anche quello della areodispersione in atmosfera di una quota rilevante di inquinanti persistenti come le diossine, i furani, la formaldeide, il benzene ed altri COV. Allora non resta che il sole che si trova ovunque intorno a noi e non ha alcun costo; ha un costo catturarlo e utilizzarlo ma non è certo paragonabile a quello che richiede il nucleare, specie dopo il suo ciclo di vita(un impianto nucleare dopo che ha finito di produrre corrente ha necessità di una costante manutenzione, dello smaltimento delle scorie e della bonifica del sito). Per il cittadino inoltre è più utile investire risorse nella ricerca ora, anche per dare una risposta alla crisi del sistema paese peraltro  con l' alettante prospettiva di migliorare la propria qualità di vita. Solo un sistema basato su efficienza, risparmio energetico e rinnovabili rappresenta la vera svolta per il Paese :

qualcosa si sta muovendo nella giusta direzione ( anche se non proprio correttamente) ma quel qualcosa ci dice che abbandonare i fossili ed il nucleare è possibile e che la teoria del Mix energetico è solo una scusa per continuare a farne uso. Recentemente per rispondere al problema degli impatti della filiera del solare  la Ricerca ha dato vita in Puglia al cosiddetto fotovoltaico organico o metallo organico più economico, totalmente integrabile nell' ambiente e nelle strutture, e 100 % riciclabile.  http://www.tekneco.it/energia/fotovoltaico-organico-lecce-tra-i-pionieri/ 

 Nel panorama delle fonti 100% green risulta molto promettente anche il mareomotrice ( nelle sue diverse tipologie),

energia idroelettrica, energia dal mare

Energia marina

e l' eolico d' alta quota ( kitegen ).

YouTube - Kite Gen Energia dagli aquiloni Wind Generator

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