PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

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PER NOI E' STATO E SARA' SEMPRE UN DISASTRO AMBIENTALE

sabato 21 gennaio 2012

INTERVENTO AL CONVEGNO SULL' WATERFRONT ( 21.1.2012)






Di questa vicenda e sulla situazione generale in cui versa il territorio vorrei dare una lettura politica. Per prima cosa mi preme evidenziare che non è presente il sindaco Federici che nel progetto Llavador c’ ha messo la faccia e quindi doveva venire qui a dibattere su una questione di grande interesse per la città anche se divenuta terreno minato.

A ogni modo conosciamo perfettamente la sua posizione e quella dell’ Autorità Portuale: il progetto del nuovo fronte mare è già un qualcosa di acquisito e partecipato, le amministrazioni prenderanno in ulteriore considerazione le osservazioni dei cittadini e delle categorie che li rappresentano ma indietro non si può tornare.

Tutto questo nonostante sia stato chiaramente dimostrato che la partecipazione non c’ è stata per nulla, perché vedete … è vero che la riconversione di Calata Paita parte da lontano con il Piano d’Area del ‘98 e con il Piano Strategico del 2000 ma durante la loro stesura o il loro svolgersi i cittadini non c’ erano.

Il Piano d’ Area è stato fatto in qualche stanza segreta e le sessioni del Piano Strategico anche quelle in cui si parlava di urbanistica, andavano pressoché deserte. E chi c’ era cioè le Associazioni ambientaliste -tutte- lo hanno bocciato. Quanto delineato dal Piano d’ Area è stato poi ripreso dal PUC del 2003 e già lasciava prevedere una cementificazione pesante ( a pag 12. si parla per Calata Paita di 45 mila mq di superficie utile al netto della stazione crocieristica ).

Piano d’ Area, Piano Strategico, PUC tutte pianificazioni approvate durante il mandato del Sindaco Pagano che oggi mi pare sui giornali parli di ambiente. Il suo successore ne ha raccolto convintamente l’ eredità e quindi ci ritroviamo a fare i conti con questo devastante progetto che, guardate, non rappresenta un’ anomalia .. ma la regola.

Ogni spazio libero o che si liberi viene sistematicamente sacrificato .. a volte anche se è poco sicuro. Ciò avviene in tutto il territorio dove vediamo avanzare cittadelle della nautica, dell’ artigianato, ipermercati, complessi residenziali, hotel a 4 o 5 stelle che poi restano incompiuti ( e in Calata Paita se ne vuole costruire uno di 20 piani !) .. e poi la follia più grande è il progetto Marinella con la darsena da quasi mille posti barca e le decine di case a schiera, proprio sopra un importante sito archeologico. Questo è ciò che produce un sistema che ha fatto la crosta sul nostro territorio e che ha voce in capitolo su tutto anche sulle questioni del lavoro.

Qualcuno penserà che questo non abbia attinenza col tema all’ o.d.g. ma per esprimere un giudizio politico è necessario fornire una visione ad ampio respiro ed il giudizio non può che essere lapidario sia sulle amministrazioni che governano, sia sulle forze che stanno all’ opposizione che si lamentano non per l’invasività dei progetti ma per i ritardi sull’ apertura dei cantieri.

Entrambi hanno premura che si avvii la realizzazione del nuovo Waterfront, si deve fare presto ad interrare una superficie di mare davanti al Canaletto e Fossamastra pari a -minimo- 20 campi di calcio, sempre che l’ Autorità Portuale non pretenda anche di essere compensata a mare per aver ceduto Calata Paita, sennò saranno 28.

20 campi di calcio equivalgono ad un rettangolo con lati 1400 mt x 100 mt. un immenso spazio per ricevere -crisi permettendo- un altro milione di containers ( lo dice il PRP ) nonostante le infrastrutture viarie siano rimaste quelle di sempre. Com’ è noto il progetto della Pontremolese è naufragato definitivamente.

Ovvio che tutto questo avrà pesanti ricadute su questi quartieri di Levante dove ancora nulla si sa della famosa fascia di rispetto che dovrebbe proteggerli .. nulla si sa se non quello che si vede: e cioè che anche negli spazi dove verosimilmente avrebbe dovuto essere collocata, si costruisce senza ritegno.

Nonostante questo oggi c’è un nuovo convegno dove si mettono in fila tutte le illegittimità che chi amministrative (l’ abbiamo visto e stravisto strumenti come VIA e VAS proprio perché prevedono la partecipazione non vengano mai applicati); si fa appello a non so quale sensibilità della classe politica impartendole lezioni di estetica e cultura, si propongono scenari alternativi (anch’ io ho il mio: la stazione crocieristica la metterei al posto del Terzo Bacino, almeno li si partirebbe da zero), ma io credo che ciò non sia più sufficiente e forse non abbia più neanche senso, giunti a questo punto tocca a chi abita questo territorio l’ azione decisiva per fermare scempi come quello dello Waterfront.

Non si può dire che il malcontento non vi sia ma è soprattutto per la mancanza di vere prospettive di lavoro .. deve essere chiaro però che non sono dei cantieri aperti un paio d’ anni che risolvono i problemi, quindi una volta stabilito che ciò che viene calato dall’alto non porta vantaggi lo si deve rifiutare insieme a chi lo propone. Ma se si vuole davvero cambiare si deve fare attenzione alle vecchie e nuove sirene.

Alcune danno solo consigli per gli acquisti: raccomandano per esempio di comprare la macchina dal sindaco Federici perché è una brava persona ma tre anni fa facevano i presidi contro il Waterfront. Altre ti dicono: “bravi continuate così, anche noi siamo contro il consumo di suolo …” di giorno … di notte invece siedono a fianco di chi il suolo -ed anche il mare- lo vuole consumare.
Come posso stare con chi dice di essere contro il Waterfront ma poi è a favore dell’ interramento del Canaletto e Fossamastra.? Altre ancora si fanno sentire ogni 5 anni senza aver fatto nel frattempo nulla oppure si propongono come il nuovo ma manifestano una conoscenza superficiale del territorio e dei suoi problemi.

Insomma a ben vedere l’ unica cosa sensata da fare è occuparsene in prima persona … sul campo … e dal momento che nessuno è degno di rappresentarci dico che una grande astensione alle amministrative servirà se non altro a rispettare la nostra intelligenza, la nostra dignità e soprattutto la nostra autonomia.

2 commenti:

Rita ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con te ma ho un timore.Io non ho votato Federici e mai lo farei in futuro per cui l'assenza del mio voto nulla cambia.Cambierebbe invece se si riuscisse a dirottare tutti i voti degli indignati,che sono tanti,verso una lista civica che ci rappresenti tutti nella protesta allora forse si riuscirebbe a fare di più.So per certo che tanti di sinistra,convinti e dalla nascita,dubitano e forse sarebbero disposti a dirottare in altro loco il loro voto.Per questo bisogna battersi.Rita

Cucciniello Corrado ha detto...

... il problema è chi candidare come sindaco .... alle passate elezioni ero convinto che un uomo come Enrico Schiffini pieno di soldi ( quindi non condizionabile ) e con una grande carica riformatrice ( mi ricordo per esempio come parlava delle società partecipate in testa Acam ), potesse dare un vero scossone .. si è visto .!. Stavolta non c'è proprio nessuno .. neanche lo sfizio di farsi fregare di nuovo... Io devo credere in una persona per votarla .. non ho mai fatto giochetti, nè calcoli. Se fossi uno spezzino salterei .. come normalmente faccio da anni alle politiche ..