PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE
PER NOI E' STATO E SARA' SEMPRE UN DISASTRO AMBIENTALE

domenica 28 febbraio 2010

APPROVATA LA COSTITUZIONE DELLA SOCIETA' DELLE RETI

Il consiglio comunale della Spezia approva la costituzione della Società delle Reti. E’ il primo passo verso la privatizzazione di Acam. Nel mentre la privatizzazione di Acam ha mosso i primi passi con la costituzione della Società delle Reti che è una delle condizioni dettate da Hera il gruppo romagnolo che acquisendo ACAM si prenderà acqua e rifiuti. Proviamo ad immaginare quanto della bolletta dell' acqua resterà ai comuni ( cioè a noi ). Il D.L. 135/2009 fissa minimo al 40 % la partecipazione privata nelle municipalizzate al 2012. Ancora non è certo al 100% chi acquisirà Acam, Hera sembra in pool position. Si tratta di una multi utility che gestisce il ciclo dell’ acqua e dei rifiuti in Romagna ed è quotata in borsa, come pure Veolia, Irenia, Acea .. che monopolizzano il mercato almeno nel centro Nord e che potrebbero essere potenzialmente interessate. Insomma se non sarà Hera potremmo ritrovare in Via Picco una di queste società! Società che per la loro natura non fanno certo beneficenza. Le Società delle Reti si accollerà i debiti di Acam Acque , debiti che in teoria ripianerà con gli affitti che percepirà da Hera o da altra società. Le condutture vetuste e perdenti e i depuratori che spesso funzionano male quindi sono diventate nostre, di tutti noi. Immaginate chi pagherà quando si scasseranno ancora di più ? Quanto agli affitti che il privato dovrebbe corrispondere occorrerebbe sapere a quanto ammonteranno per poter valutare la durata del rientro. Tra i consiglieri dei gruppi politici che hanno votato la costituzione della Società delle Reti qualcuno sa se i conti torneranno? Il debito che ACAM acque appioppa ai comuni è altissimo ... Questa faccenda ricorda molto quella delle fidejussioni ( per l' impianto di Saliceti e per la chiusura del bilancio Acam 2009) .. i consiglieri votarono alla cieca senza aver visto il disegno delle stesse ... se Acam fosse fallita sarebbero stati chiamati a risponderne. Anche in questo caso i consiglieri comunali ad eccezione di quelli dell’ opposizione si presi delle responsabilità sapendone poco e niente ... Si dice che la Società che nascerà dalla fusione tra “ il soggetto forte” e l’ Acam e che commercializzerà l’ acqua, dovrà necessariamente applicare tariffe decise in ambito ATO. Non potrà cioè decidere a suo piacimento se e quando aumentare le tariffe. Questo lo verificheremo ... a noi basta sapere che dopo la Toscana che ha le tariffe più care - vengono Emilia Romagna Umbria, Puglia,Marche, Basilicata, Sicilia. In queste regioni dove vige il sistema pubblico privato le tariffe sono aumentate .. è sufficiente un giro on line per averne la conferma. Non è che ciò non possa accadere anche con il pubblico al 100% (Spezia docet) ma favorire l' arrivo alla Spezia di giganti come Hera ( quasi tutti dall' ottimo curricula inceneritorista) e mettergli in mano l' acqua è davvero una scelta sconsiderata. Qualcuno potrebbe dire: tutti sono capaci di giudicare molto più difficile è trovare una soluzione specie per i lavoratori che ricschino il posto. Agli inizi del 2000 noi dell' Associazione Comitato Spezzini avevamo chiesto ( ed ottenuto ) dall’ allora sindaco Pagano una commissione di controllo sulle attività Acam. Tale commissione aveva una parte tecnica ed una istituzionale di cui facevano parte WWF Italianostra, Legambiente. Non è stato mai possibile entrare nel sistema! Tra noi e le stanze dei bottoni vi era come un muro invalicabile. Persino convocare le riunioni era un' impresa .. eravamo sempre noi a sollecitarle. Già si sapeva che le cose non andavano .. se qualcuno fosse insorto -fra le parti sociali si intenda- e ci avesse sostenuto forse non saremmo oggi costretti a costituire delle bad company. Ovvero non ci troveremmo a dover fare i conti con un crack che ha pochi riscontri nella storia delle municipalizzate. Oggi proporre qualcosa di alternativo per salvare l’ occupazione ma anche chiusure dei cicli acqua e rifiuti in modo ecologicamente corretto è un’ impresa disperata. In cassa non c' è una lira ed anzi alla porta attendono 800 creditori che vogliono essere pagati. Eppoi è sensato pensare che dovremmo farlo noi come cittadini o come militanti di comitati ? Certo che no .. ci penseranno coloro che hanno portato alla rovina l’ azienda (cioè chi ha amministrato i Comuni) e che hanno questo potere dovere. Ma a loro non andrà male, lo eserciteranno aprendo le porte ad un gruppo industriale di loro gradimento, e possiamo stare sicuri che una nuova generazione di politici conserverà incarichi ben remunerati e la possibilità di fare carriera. Il momento nero per dei dipendenti Acam ( che i tagli li subiranno comunque ed a più riprese .. una volta entrato il Privato non lo ferma nessuno) dovrebbe essere oggetto di una seria discussione in materia di ammortizzatori sociali. Strumento che in questi anni anche a La Spezia si è tradotto -secondo un meccanismo oscenamente clientelare- nella creazione di carrozzoni .. Tutti i Paesi evoluti hanno gli ammortizzatori sociali ... l' Italia no ... l' Italia può vantare solo la più alta evasione fiscale al mondo insieme al più lercio sistema affari politica che regala montagne di soldi a papponi e massaggiatrici riempiendo il territorio di cattedrali di cemento, inutili ed invasive.

Cucciniello Corrado

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