ASSOCIAZIONE COMITATI SPEZZINI
COMUNICATO STAMPA
oggetto:
invettive dei dirigenti coop agli ambientalisti in ordine all' approvazione della variante al Piano del Parco di Montemarcello Magra. (Si riporta sotto l' articolo apparso su " La Nazione" del 3.8.2010 )
La nostra Associazione firmataria del ricorso contro il Masterplan Marinella unitamente al Comitato Bocca di Magra, VAS, Italianostra e WWF si sente ovviamente chiamata in causa dalle offensive e rozze dichiarazioni pronunciate dai dirigenti in oggetto. Non pensavamo si giungesse a tanto, in fondo da parte ambientalista sono stati espressi solo giudizi su progetti e procedure. Il fatto che i nomi dei nostri sodalizi non siano stati menzionati non è stato da noi intenso come spregio ma come una mancanza di coraggio: la stessa che ha impedito ai nostri ( per usare un eufemismo ) detrattori, di rispondere nel merito delle questioni.
Quindi attendiamo ancora che le Coop informino le comunità spezzine circa i volumi e le superfici totali delle edificazioni previste, sia nell' area della fattoria e zone limitrofe, sia nella parte fociva del Magra dove verranno scavate le darsene ( una in piena area archeologica). Forse i dati riguardanti gli impianti arborei passerebbero in secondo piano, diventerebbero un nulla se poi venissero affiancati a quello delle migliaia di parcheggi inclusi nel progetto.
Noi ribadiamo con la più ferma convinzione che la realizzazione del Masterplan non è che una delle peggiori speculazioni in atto nel nostro Paese, voluta solo da chi ne trarrà alti profitti e da una politica prona, abituata a regalare la pianificazione del territorio alle ben note lobbies economiche. Ed a proposito di pianificazione siamo financo infastiditi nel sentire le Coop parlare di Valutazione Ambientale Strategica. Abbiamo richiesto questa procedura in decine di occasioni ma da nessuno ci è pervenuto riscontro. Sorprendentemente accade ora, in vista dell' approvazione della Variante quando già si è consapevoli di averne snaturato le prerogative. Infatti il sicuro voto positivo del consiglio regionale pone tutti davanti al fatto compiuto! Un' area di interesse archeologico che prima non poteva essere trasformata in un polo nautico edificato potrà diventare tale. E questo passaggio spianerà la strada ad un intervento destinato a modificare pesantemente un' area di notevole estensione.
Si può dire che ciò sia stato pianificato in accordo con le Comunità ? Si può accettare l' idea di mettere in discussione quanto ad oggi approvato e quanto si approverà, proprio sulla base di quella normativa a cui si dice di non volersi sottrarre ?
Noi crediamo proprio di no .. altrimenti non vi sarebbe ragione di dare del terrorista a chi - proprio richiamando i criteri di valutazione della V.A.S. -avanza forti riverse sulla sostenibilità del progetto, sia sul piano ambientale che socio economico.
Cucciniello Corrado
Associazione Comitati spezzini
Un viaggio on line sulle coop, sui dirigenti, sulla politica
http://unieco.netribe.it/uniecocorporate/allegati/bilancio_esercizio_2004.pdf
http://www.uominiliberi.eu/maggio10/reggio.pdf
http://ariachetira.blogspot.com/2010/06/mafia-e-affari-i-colossi-di-legacoop.html
http://www.milanomafia.com/home/euromilano-1
http://www.cdcom.it/ecosservatorio/contenuti/cerca.php?q=tratta
http://www.centroimpastato.it/php/crono.php3?searchitem=pecorelli
http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2010/05/29/AMKosfjD-forcieri_provincia_spezia.shtml
La Nazione - 03/08/10 - pag. 11
Durissima replica di Reverberi a chi vuole condizionare la Regione
L’ACCUSA
Giovanni Reverberi attacca: «Gli artisti della semina del terrore sono al lavoro»
L’AVVERTIMENTO
Per l’Ad della società «o si parte entro 18 mesi oppure c’è l’opzione zero»
«GLI ARTISTI della semina del terrore si sono fatti avanti di nuovo per propiziare un nuovo raccolto di immobilismo e degrado». Inizia così, senza mezzi termini, la nota con cui Giovanni Reverberi, amministratore delegato di Marinella spa, replica alle accuse dei dirigenti di Legambiente e degli altri oppositori al progetto Marinella. In «ballo» c’è l’imminente voto del consiglio regionale. «I soliti noti, di cui non varrebbe la pena neppure fare il nome, si sono prodigati, in questi giorni cruciali per vedere muovere il primo passo ad un progetto che da 13 anni attende di essere preso in seria considerazione, diffondendo una raffica di notizie false e strumentali sugli ipotetici contenuti del Progetto di riqualificazione di Fiumaretta e Marinella. Falsità sia rispetto alle quantità edificatorie previste che sui contenuti degli atti che si stanno approvando. Di primo passo, perché solo con l’approvazione da parte del consiglio regionale della variante già deliberata dal Parco Montemercello Magra si potrà dar corso al percorso concertativo previsto dalla Valutazione Ambientale Strategica e dalla Valutazione Impatto Ambientale a cui nessuno ha mai pensato di sottrarsi e che con l’apporto degli enti interessati potranno condurre all’accordo di pianificazione definitivo le cui linee sono state definite dal Masterplan 2007, già approvato in Conferenza Preliminare dei Servizi più di tre anni fa». Detto questo, Reverberi commenta lapidario: «E’ molto più comodo urlare allo scempio, alla cementificazione, alla distruzione rappresentando ciò l’unico modo per continuare ad esistere di certi personaggi vuoti di idee e proposte credibili. Per ottenere l’onore della cronaca bisogna solo urlare e poco importa quello che si dice o quello che si distrugge». Tornando al progetto, Giovanni Reverberi fa un minimo di storia e di analisi spiegando che «la proposta del Progetto Marinella Fiumaretta sarà anche nata per i valorizzare il territorio e quindi la proprietà della Banca Monte Paschi, ma nel lungo cammino durato ormai 13 anni ha subito tali e tanti miglioramenti che oggi non è più scontato che la nuova proprietà abbia veramente interesse ad attuarlo. Forse non tutti sanno, o meglio, non tutti vogliono si sappia, che tra gli impegni assunti dal promotore del progetto, c’è il mantenimento in funzione per 30 anni dell’azienda agricola della Tenuta Marinella che affonda le sue origini a fine “800 e che tanto ha contribuito alla caratterizzazione del Borgo. Ciò non è per nulla un fatto scontato ma un obiettivo da raggiungere anche per il mantenimento dei 25 occupati che, nel settore agricolo, si può definire oggi una eccezione Ma le mucche, il letame non sono l’ideale per l’eden che è nell’immaginazione dei pochi e nel portafoglio dei molti che dovrebbero secondo loro finanziare con soldi pubblici le opere necessarie per la riqualificazione del territorio, la ristrutturazione dell’azienda agricola, il mantenimento degli occupanti abusivi sulla proprietà altrui e demaniale, la conservazione delle case delle 70 famiglie del borgo, l’allungamento delle spiagge, la ricollocazione della nautica per la riqualificazione spondale del Magra, la messa in sicurezza delle aree della foce del fiume, le sistemazioni a verde e la piantumazione di 25.000 piante e 600.000 arbusti, la creazione di nuovi posti di lavoro stabili ecc.». E l’amministratore delegato della società termina con l’affondo, decisamente polemico, verso gli oppositori del progetto: «Il tempo non è, per noi umani, una risorsa illimitata e con lo stesso dovremo fare i conti; troppo se ne è perso ed altro se ne dovrà spendere prima di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per iniziare le opere. Una cosa è certa; nell’attuale congiuntura nessuno si potrà permettere di partire oltre il termine di un anno e mezzo da oggi; la situazione strutturale dell’azienda, le condizioni degli immobili, l’impegno finanziario non lo consentono e, nel caso in cui la prospettiva dovesse prospettarsi negativa, resterà l’opzione zero; forse più conveniente per la proprietà ma non per il territorio e per tutti quelli che da anni ne attendono con fiducia la riqualificazione. Ciò sancirebbe la sconfitta delle forze che si sono battute per un progetto di crescita equilibrata e la vittoria di quelli che possiamo definire solo “terroristi”».
Nessun commento:
Posta un commento