PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

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lunedì 25 luglio 2011

SARANNO UOMINI O CAPORALI ?



A settembre nei consigli comunali dello spezzino avrà luogo il voto riguardante l' incorporazione di Acam Acque nella SPA Newco 2..... e lì si vedrà chi sono gli uomini e chi sono i caporali ... Ovvio che chi vuole i beni comuni deve votare contro ... non ci sono santi..!..

N.B. Nel finale il giornalista Lualdi riporta le quote del canone che ( secondo Garbini e Strozzi ) la nuova Società nata dalla fusione tra Acam ed Hera dovrà corrispondere ai Comuni titolari della Rete idrica. Dette quote dovrebbero ammortare negli anni il debito di 160 milioni che gli stessi si accolleranno al momento della costituzione della Società delle Reti ( Newco 1).

A questo proposito ancora Lualdi in articolo di pochi giorni fa



segnala un parere emesso nei giorni scorsi dalla CONVIRI ( Commissione nazionale di vigilanza sulle risorse idriche ) che la Federutility ha inviato a tutte le aziende, società ed enti associati. La Conviri dichiara l’ illegittimità della previsione di un canone di concessione d’ uso dei beni degli enti locali al gestore del servizio idrico integrato, sia per gli affidamenti successivi all’ entrata in vigore del D.lgs. 15/2006 che per tutti quelli successivi all’ entrata in vigore della L. 36/94. L’ art.12 di quest’ ultima stabilisce “non solo quali beni debbono essere trasferiti ma disciplina anche i modi del trasferimento considerando soltanto gli oneri relativi all’ ammortamento dei mutui escludendo un canone commisurato all’ utilizzo dei beni stessi “. In pratica, i Comuni proprietari non potranno richiedere alcun canone( si parlava di una cifra intorno agli 8 milioni di euro ) al gestore Acam ( o Hera ). Potranno reclamare soltanto il pagamento, da parte dello stesso gestore, di mutui e ammortamenti derivati e dalla realizzazione delle reti idriche.

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