PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

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giovedì 10 febbraio 2011


ACAM, il PD sostiene il memorandum con Hera
La Spezia 09 Febbraio 2011 ore 16:04:26
Il documento della direzione provinciale. Accordo per l'operazione Saturnia



LE NOTE DI CUCCINIELLO CORRADO DIRETTAMENTE NEL TESTO

La Direzione provinciale del PD ha licenziato un documento nel quale si ribadisce il sostegno all’operazione con Hera. Accordo anche con la decisione di utilizzare la discarica di Saturnia:

“Da oltre un anno all’interno del Pd si è avviato un percorso di riflessione sullo stato di Acam. Oggi si tratta di individuare alcuni indirizzi di prospettiva a fronte del decisivo passaggio della firma del memorandum HERA-ACAM e in vista del traguardo dell’accordo quadro.
Questo percorso ha portato a una valutazione fortemente critica e autocritica di una fase caratterizzata da enormi investimenti squilibrati a fronte della sostenibilità finanziaria di ACAM , da operazioni societarie non oculate, da una condotta dei soci pubblici debole dal punto di vista del potere di controllo sul management, accondiscendente ed anche acritica con molte scelte da esso avanzate. Questo ha mostrato una difficoltà nella nostra iniziativa amministrativa. Tale deficit di politica di governo locale si è riscontrato nel ritardo e nella non sufficiente convinzione con cui, per esempio, nella scorsa fase amministrativa si è affrontato il nodo del’aggregazione.
Da qui la necessità di imprimere un cambiamento di direzione: si sono tagliati in maniera incisiva i costi di funzionamento dei consigli di amministrazione, attraverso la loro semplificazione nelle società operative, razionalizzando la struttura organizzativa aziendale e realizzando risparmi significativi anche limitando il ricorso alle consulenze esterne. Abbiamo scelto di sostenere una linea di difesa dell’Azienda a differenza del centrodestra, nella consapevolezza che i problemi e le relative soluzioni dovessero essere ricercate con unità di intenti e un forte lavoro di squadra, dalla Regione, come è avvenuto nella ricapitalizzazione della società, ai Comuni e alla Provincia, perché la posta in gioco era davvero alta: la sopravvivenza del servizio pubblico e la salvaguardia del posto di lavoro per circa 1.000 dipendenti. Le proposte avanzate dal centrodestra come quelle del “concordato fallimentare” avrebbero avuto conseguenze drastiche sia per le riduzioni degli occupati sia per la rete di piccole imprese creditrici nei confronti di Acam. Occorre rigettare gli argomenti della campagna del centrodestra a cominciare dal chiarire che non è sui Comuni che si riversa il debito perché esso è interamente remunerato da HERA-ACAM attraverso un apposito canone che viene riconosciuto per l’utilizzo delle reti;

Ma allora perchè non ci dicono a quanto ammonta questo canone e in quanto si potrà ammortare il debito riversato sui comuni ( 125 milioni di euro ) che -immagino- determinerà l' accumularsi di interessi passivi ?

esattamente il contrario della via percorsa da molte città governate dal centrodestra – come Palermo e Catania – la cui vicenda è stata segnata dal disastro dei servizi pubblici e che hanno scelto la via della costituzione di bad-company impegnando milioni di euro senza nessun risanamento.
La verità è che il centrodestra ha tifato per il fallimento dell’operazione ACAM –HERA, per l’esplosione dell’Azienda a svantaggio dei suoi dipendenti e a favore di una privatizzazione iniqua e di parte.
Grazie alla nostra iniziativa si è arrivati a sottoscrivere il memorandum con HERA, che è la conferma di quello che abbiamo sempre sostenuto in questo anno difficile e cioè che era possibile una soluzione alla crisi che garantisse la continuità del servizio pubblico, sulla base di un’ipotesi di piano industriale serio, e che permettesse di recuperare efficienza e maggiore equilibrio aziendale, salvaguardando i livelli di occupazione.

Per una questione di trasparenza un piano industriale definitivo (non un' ipotesi o degli o.d.g. di facciata) dovrebbe essere votato in tutti comuni .. anche per vedere quale partito è a favore di una cosa ed a sfavore di un' altra ...

La soluzione individuata dello scorporo delle reti idriche in una nuova società detenuta interamente dai Comuni, unitamente al ripristino degli AATO, rappresenta la traduzione concreta del principio di pubblicità della risorsa acqua.
La gestione del servizio idrico raffigura un falso problema se esiste un organismo di garanzia come l’AATO, che fissando le tariffe in funzione degli investimenti e dei costi di gestione, eviti le speculazioni e consente di modulare le tariffe applicate con particolare attenzione alle fasce di reddito più basse.

E su questo interlinea Rifondazione Comunista e SEL dovrebbero dire subito qualcosa .. perchè il PD -è chiaro- non è d' accordo sullo scorporo del SII .. quindi con la fusione Acam Hera il Servizio Idrico Integrato finirebbe nelle mani di una società mista pubblico privata quotata in borsa. Come si può verificare on line inToscana ed Emilia dove i Gestori sono aziende pubblico private le tariffe dell' acqua sono aumentate di parecchio ..

Questi elementi possono essere validamente opposti anche a chi contesta il matrimonio con HERA come elemento di privatizzazione di risorse e servizi pubblici, ricordando peraltro che HERA è pur sempre una società a forte maggioranza pubblica (60%)

Anche prima del Decreto Ronchi si poteva privatizzare ed il pubblico poteva perdere la maggioranza delle azioni ..

vedere nel riquadro l' assetto societario di Hera


http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=1&ved=0CBcQtwIwAA&url=http%3A%2F%2Fwww.youtube.com%2Fwatch%3Fv%3DwtdPdSUfTGs&ei=vixTTY-CKoqBOp3y6PsH&usg=AFQjCNHnat-vhRe9M14MH_2Y8zmZntfOsw
e che la soluzione individuata risponde anche al problema dell’apertura ai privati, prevista dalle novità legislative introdotte dal Governo di centro destra, entro il 2015, che sarebbe comunque stata ineludibile per Acam, anche senza percorsi di aggregazione.

Una privatizzazione dal volto umano ..non quella che farebbe Berlusconi !
Il PD è per l’acqua come bene pubblico con una gestione che deve corrispondere a caratteristiche di economicità, di efficienza, di disponibilità ai necessari investimenti oltreché essere utile ai cittadini e all’utenza in generale.

Ne abbiamo avuto una valida esperienza negli ultimi anni ...


Il memorandum contiene anche la conferma della scelta di fondo del piano rifiuti adottata negli scorsi anni, piano che si pone l’obiettivo di ridurre le dimensioni di rifiuto prodotto grazie alla raccolta differenziata

la quantità ..

Il progetto di combustione del Cdr nella centrale Enel, inoltre, non è contemplato nella programmazione degli enti locali.

Difficile credere che Hera accetti il perdurare dell' export del CDR a costi elevatissimi ...


Occorre oggi un’accelerazione sui tempi di attuazione del Piano dei Rifiuti da parte della Provincia, insieme alle altre istituzioni e all’ente gestore, un impegno da parte delle forze politiche responsabili e degli Enti locali per far crescere e maturare la sensibilità dei cittadini verso questi temi.
La discussione che si è sviluppata in queste settimane sull’individuazione dei siti idonei a ricevere gli inerti ha portato alla proposta di Rocchetta come discarica di servizio, insieme a Saturnia, in cui l’utilizzo degli inerti è finalizzato al risanamento e al rimodellamento ambientale e paesaggistico.

Più precisamente:

L'ex cava di Rocchetta ha una capacità di 350 mila mc. Qui andrà FOS ( frazione organica stabilizzata )
Nella vasca esistente di Saturnia (capacità rimanente stima 15400 mc) ed in altre che si potrebbero realizzare dovrebbero andare "fanghi verdi" del dragaggio, FOS, terre e rocce da scavo dell' Aurelia Bis.
Nella discarica di Vallescura invece FOS per il riprofilamento.

Con il 65% di raccolta differenziata la FOS non esiste.


Anche se il percorso è definito, resta però molto lavoro da fare e occorre la collaborazione di tutti per portarlo positivamente a termine: azienda, soci, provincia e comuni, forze politiche e sindacali.”

Ed i cittadini ? ed i Comitati ?

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