PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE
lunedì 15 marzo 2010
La nuova versione del progetto di Fronte Mare presentata dal Pres. dell' Autorità Portuale spezzina e dal Sindaco della Spezia non può essere considerata un' uscita estemporanea come anche in ambienti della politica spezzina è stata definita. Grattacieli, palazzi a caserma, navi da crociera piazzati in calata Paita dinanzi ai bei palazzi liberty di Viale Italia sono stati approvati dal Comitato portuale.
Vi è quindi stato già un primo passaggio amministrativo che la dice lunga sulla volontà di chi governa di garantire la partecipazione anche attraverso il tavolo che dovrebbe valutare l' impatto sociale ed ambientale delle opere previste nei vari ambiti portuali.
I Comitati Spezzini bocciano senza appello anche questa nuova follia edificatoria ideata non per rispondere alle vere esigenze della città ma per porre in essere una mera speculazione che risponde ad una logica aberrante secondo cui essendo gli Enti Locali privi di risorse, altro non possono fare che affidare la pianificazione territoriale alla finanza di progetto.
Su questo altare quindi ecco votati i grandi numeri che nella più recente versione sembrano persino aumentare rispetto ai già tanti 100 mila mc. previsti dal primo disegno di Llavador. Disegno costato già un milione e mezzo di euro!
Davvero non si capisce a che servano gli Hotel a 5 stelle su Calata Paita se i croceristi pernottano sulle navi ed ancora non si registrano a La Spezia significative presenze di studiosi che comunque per le loro conferenze e per i loro soggiorni potrebbero accomodarsi in strutture da recuperarsi o da realizzarsi in aree esterne alla città.
Non di meno ci preme ribadire quanto siano assurde queste velleità da città arabica in un golfo come il nostro già intasato da portacontainers, gasiere e rigassificatore, porti turistico commerciali, arsenale, mega cantieri nautici. E quanto siano assurde certe isole artificiali che dovrebbero sorgere alla diga foranea ma anche dinanzi alla città in specchi d' acqua ancora da bonificare in quanto ricadenti nel perimetro di Pitelli.
Perchè non investire soldi pubblici nelle bonifiche delle aree pubbliche di terra e di mare per creare occupazione e sviluppo ? Questo significherebbe valorizzare la Costa e il Golfo dando il segno di una raggiunta e più evoluta concezione di governo del territorio.
Una volta riparati gli scempi compiuti nel passato si potrà puntare su forme di turismo rispettose dell' ambiente e della qualità di vita della comunità residente.
Rispetto a ciò le opere realizzate al Molo Mirabello ( possenti moli, palazzotti e 1250 posti auto sul mare) va in direzione diametralmente opposta: è l' esatto contrario di ciò che si dovrebbe fare. L' appello che ci sentiamo di lanciare quindi non è ai politici e costruttori ma alla Cittadinanza spezzina perchè impari la lezione e compatta si adoperi per fermare questa nuova iattura per la città.
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