PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE
martedì 8 dicembre 2009
Secolo XIX (on – line) – 05/12/09 - Pag. 44
ASSEMBLEA A SANTO STEFANO MAGRA
Sì invece alla complanare e al divieto di transito per i mezzi pesanti
SI’ A NUOVE strade di scorrimento che alleggeriscano il traffico sulla Cisa, no ad una metropolitana leggera che colleghi Santo Stefano con Sarzana e La Spezia:al suo posto, meglio una pista ciclabile. I santo stefanesi non hanno dubbi e preferiscono puntare su nuove infrastrutture. La soluzione? Una complanare alternativa a quella che sarebbe stata realizzata da Salt come contropartita per la creazione della terza corsia autostradale dell’A12 ma “saltata” proprio per la rinuncia della società autostradale a realizzare l’opera. E la popolazione, riunitasi presso i locali della parrocchia di San Borromeo a Belaso su invito della lista civica “Ambiente e sviluppo”, vuole una soluzione che la liberi dal traffico dell’arteria prima in provincia per numero di transiti. In primo luogo il sindaco Juri Mazzanti, che ha stroncato l’idea di un trenino metropolitano e ha rilanciato sulla necessità di riequilibrare il flusso veicolare. «La metro ora serve a poco,le priorità sono altre. Santo Stefano ha dato molto alla provincia in questi anni – sottolinea Mazzanti – ora è arrivato il momento di bilanciare il traffico anche su altre zone del territorio e in questo senso lo svincolo di Forcola e la variante di San Genisio sono opere importanti. Per la realizzazione della complanare, dopo la rinuncia di Salt c’è bisogno di una forte collaborazione tra comuni». Idee condivise dalla maggior parte dei cittadini,che puntano il dito sulla presenza ingombrante dei mezzi pesanti e sulla scarsa efficienza del trasporto pubblico. «La complanare rappresenta una valida soluzione ai problemi – afferma Michele Signani – mentre si dovrebbe vietare il transito dei camion ». «I camion dovrebbero utilizzare solo l’autostrada–rincaraBiagioIncardona– e si dovrebbe potenziare il servizio di trasporto pubblico, davvero scadente». Più politici gli interventi di Angelo Zangani, e quello di Carla Bertolotti del comitato “Vivere bene la Macchia”. «I disagi sono notevoli e sotto gli occhi di tutti–hannodettoiduerappresentantidel comitato popolare–. Il territorio continuerà ad essere tartassato,e le istituzioni come al solito rimarranno a guardare»,mentre dai cittadini è arrivato un secco no anche alla metropolitana leggera: «La dismissione di quel tratto ferroviario – spiega Giuseppe Finetti – è stata una liberazione per la mia famiglia a causa dei disagi che provocava. Meglio una pista ciclabile». Nel dibattito che ha visto ospiti l’assessore provinciale Maurizio Giacomelli, il consigliere Andrea Costa, il presidente dei Comitati spezzini Corrado Cucciniello e Paolo Pisano è stata affrontata anche la situazione provinciale. Se da una parte Giacomelli e Costa si sono mostrati concordi sulla necessità di realizzare nuove infrastrutture che sopperiscano ad una mobilità insufficiente e sofferente da anni (con l’esponente del Pdl che ha invitato la Provincia a fare chiarezza sui progetti), Cucciniello ha puntato il dito sul fallimento del piano provinciale, visto come un’enorme colata di cemento.
MATTEO MARCELLO
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