PER NOI SARA' SEMPRE E COMUNQUE UN DISASTRO AMBIENTALE

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domenica 16 ottobre 2011

FUSIONE ACAM –HERA CHE FINE HAI FATTO ?

Vi ricordate quando già prima dell’ estate altro non si diceva che la fusione Acam Hera dovesse avvenire senza indugio alcuno ed in tempi celeri ?

Con tale imperativo ed obiettivo venne votata in tutti i consigli comunali la Società delle Reti la cosiddetta Newco 1 ( come la chiamano gli esperti ) tutti nel centrosinistra risultarono a favore! cosa vuoi ?.. i dipendenti, le famiglie ..

Al levarsi di “quel pochetto” di indignazione -dopo tutto si era messo sul collo dei cittadini un debito di 120 milioni- il PD ebbe il barbaro coraggio di parlare di una sorta di ricapitalizzazione !!

Insomma per farla breve sembrava ormai che i giochi fossero fatti .. prima si disse entro giugno, poi entro agosto, poi entro l’ autunno..

Ma l’ autunno è arrivato, la Newco 1 è si .. stata votata ma non è stata ancora giuridicamente costituita, come non lo è stata la Newco 2 ovvero l’ accorpamento di Acam Acque ad Acam spa.. anzi per essere precisi la Newco 2 non ha scontato nemmeno il dovuto passaggio nei vari consigli.

Perché dico dovuto ? perché accorpare Acam Acque ad Acam spa non è una scelta interna ad un gruppo multi service (peraltro 100% pubblico) di esclusivo carattere economico ma è soprattutto una questione politica con al centro l’ esito referendario.

Se l’ acqua resta all’ Acam e l’ Acam se la prende Hera ( società quotata in borsa) è chiaro che l’ acqua viene privatizzata ! Sento già l’ obiezione dei sostenitori dell’ operazione (in testa a tutti quelli del Partito Democratico): “ma perché dici che Acam se la prende Hera, non sarà così .!. la nuova società resterà pubblica al 51% e sulle tariffe vigileranno i Comuni” .. Ammesso che sia così -ma non lo è - non si può certo dire che ciò sia una gran consolazione .. abbiamo visto come i Comuni hanno vigilato!

Va beh .. in fondo dal PD mica ci aspettavamo nulla, specie dopo quella dichiarazione del Presidente Garbini che sanciva: l’ acqua è un bene che sta sul mercato, il suo prezzo varia in funzione del numero di coloro a cui viene venduta e della quantità che viene venduta. Chiaro no ?

Ma allora com’ è che dopo la vittoria dei SI sulle leggi berlusconiane ( il T.U.A. ed il D.lgs. A. Ronchi ) il PD era stato visto sul carro del vincitore ? Semplice perché le leggi abrogate erano appunto berlusconiane!

Ma alla festa del 13 giugno avevano partecipato anche Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia (!) e Libertà .. l’ Italia dei Valori praticamente esistente alla Spezia ha alzato solo la sua bandierina in Piazza Mentana ..

Prima del voto referendario un gran baccano: spezzini ..dobbiamo raggiungere il quorum, dobbiamo fermare le privatizzazione dell’ acqua ( che nel resto d’ Italia era già avvenuta ), dobbiamo garantirne l’ approvvigionamento alle classi sociali meno abbienti .. poi il lento oblio.

Durante l’ estate -nel mentre si cercava la quadra con gli assessori comunisti della Giunta provinciale- due uscite sui giornali, del PdCI che dice: la fusione è necessaria ..e di Rifondazione che chiede lo scorporo della gestione del SII ( servizio idrico integrato ) da Acam. Ahi !.. assisteremo ad una nuova scissione ?

E SEL che ne pensa? Non si sa .!. Acqua Pubblica cerrrrto .. ma come?

Proprio qui sta il punto … Acam ha un debito di 400 milioni di euro e le banche vorrebbero in qualche modo rientrare di quasi la metà dopo la fusione con Hera. Hera però per unirsi in matrimonio con la decotta signora di Via Picco deve anche guadagnarci qualcosa, non può solo accollarsi un debito di più di 200 milioni di euro e 1040 dipendenti .. qualcuno pensa che il gruppo emiliano possa rinunciare alle bollette milionarie dell’ acqua ?

Allora se vi fosse un minimo di serietà non solo i partiti che si sono maggiormente esposti durante la kermesse referendaria ma anche il Movimento Acqua Pubblica dovrebbe proporre uno scenario alterativo alla famigerata fusione.

Invece tutti sembrano muoversi in un’ atmosfera diafana quando invece l’ argomento dovrebbe tenere banco nel frastuono più assordante. I partiti dovrebbero prendere una posizione ufficiale al più presto e prima .. prima delle amministrative della prossima primavera .!.

Che è successo alle banche creditrici .?. hanno forse concesso di svalicare la tornata elettorale ? Sciocchezze ? allora perché ciò che sembrava impellente ( addirittura vi erano difficoltà a pagare gli stipendi ai dipendenti Acam ) oggi sembra non esserlo più ?

Come sempre problemi che riguardano molto da vicino i cittadini ed -ovvio- anche i lavoratori vengono trattati nelle arcinote stanze del potere e sono oggetto di strumentalizzazione politica.

Chi scrive è a favore dell’ acqua pubblica ma non ha partecipato ad alcun banchetto per la raccolta firme, ne è rimasto travolto dall’ euforia che ha circondato le fasi preparatorie del referendum, intendo quell’ orgoglio di far parte di una gioiosa macchina da guerra antiberlusconiana, per 2 motivi:

1. perché consapevole che il referendum non avrebbe ripubblicizzato l’ acqua come dimostra l’ immutata volontà e possibilità di attuare la fusione Acam Hera.

2. perché attorno ai banchetti ed alle uscite del locale Movimento Acqua
Pubblica gironzolavano comunque quei partiti che ancora non hanno
smesso di impersonare il mitico Giano bifronte.

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