Liberamente Associazione Comitati spezzini
COMICATO STAMPA
Oggetto: la cementificazione del Senato di Lerici
Quasi un anno fa gli amministratori di Lerici si recarono nella frazione del Senato per illustrare ad alcuni residenti il progetto per la riconversione a parco giochi del frantoio Viti. Si parla di un' area di 180 mila mq ricadente in buona parte nella fascia di riassetto fluviale classificata a pericolosità idraulica molto elevata. Ovviamente vennero dati anche dei numeri, tra quelli più appariscenti: 7 mila mq di nuove costruzioni e 850 posti auto e 18 per bus. Anche questo progetto - come quello previsto nel vicinissimo Ambito R14 - è presentato come riqualificazione. E' davvero uno strano modo di vedere le cose: a nostro avviso invece, altro non sono che l' ennesimo duro colpo ad un ambiente di pregio che meriterebbe ben altri interventi. Primo tra tutti la completa bonifica dei siti inquinati, l' eliminazione / riduzione dell' impatto ambientale determinato dalle attività già presenti e poi a cascata la valorizzazione delle produzioni tipiche, l' agricoltura biologica, il recupero di strutture rurali per favorire la ricettività turistica. A completare questo scenario virtuoso, un maggiore controllo e tutela dell' ambiente fluviale nel complesso piuttosto scarsi .
Si pensa invece ad altro, nell' ambito R14 per esempio, si prevedono nuove strade, una piazza pavimentata, 2500 mq di parcheggi e 5900 mq tra ricettivo, commerciale residenziale. E' facile immaginare che nel medio periodo al Senato di Lerici -sul quale già pesa il problema del traffico- circolerebbero migliaia di macchine in più ( solo il parco giochi ha una potenzialità di 450 mila visitatori all'anno) e verrebbero aperti diversi cantieri edili. Insomma ancora non si è chiuso il terrificante "caso della pietra verde" che già se ne apre un altro. Il fatto curioso è che mentre il Comune di Lerici ( competente per 63132 mq) vuole tutto questo -ancora una volta sperando che il Parco regionale di Monte Marcello sia benevolo- l' Amministrazione di Sarzana ( competente per 13077 mq ) ricorre al Consiglio di Stato impugnando la sentenza del Tar Liguria favorevole al condono delle strutture presenti presso il frantoio Viti.
Inutile dire che la travagliata storia del Senato avrà ulteriori risvolti giacchè un nuovo scontro tra ambientalisti da una parte ed istituzioni locali e privati dall' altra pare già delinearsi.
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